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Il viaggio musicale di Giulia Bernini: viene da Livorno l’interprete Fao che riempie i teatri

di Luca Balestri
Il viaggio musicale di Giulia Bernini: viene da Livorno l’interprete Fao che riempie i teatri<br type="_moz" />

Al Nuovo Teatro delle Commedie la cantante livornese presenterà il suo “Oltre”

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LIVORNO.«Per me il viaggio significa riscoprire se stessi, mettersi in gioco e ricominciare da zero. Ed è questo che racconto con la mia musica». Presenterà a Livorno “Oltre”, il suo ultimo disco, la quarantasettenne Giulia Bernini.

Traduttrice ed interprete che lavora alla Fao, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, la livornese oggi abita e lavora a Roma dopo aver vissuto in diverse città europee.

Ora è pronta a tornare alle sue origini, “one night stand”, solo per una notte. Presenterà infatti il suo disco venerdì 28 marzo, al Nuovo Teatro delle Commedie, ispirato al mondo che ha visto e dedicato ai viaggi che ha intrapreso, dopo aver già riempito alcuni piccoli teatri nella capitale.

«Rispetto a quando me ne sono andata la città che ho lasciato è migliorata molto, dal punto di vista urbanistico - dice -. Tornare è sempre un colpo al cuore. Livorno è una città che da un lato ti manca, ma da cui dall’altro vuoi scappare via. È un rapporto di amore-odio quello che ho con la città».

Sicuramente, la sua terra natìa ha ispirato Bernini, che le ha dedicato una canzone anche all’interno del suo ultimo disco: «La città ha sempre il suo fascino. Il fascino della Terrazza, del libeccio, del Romito - sorride -. La canzone “Il mare di novembre” è dedicata al Livorno, parla del nostro caro libeccio. Questa canzone per me è un quadro, ma invece di dipingerlo su tela, lo canto. Canto di una giornata in burrasca nel porto e la uso come metafora dell’inquietudine dei moti dell’anima».

Forte il rapporto della cantante anche con il mare: «Nelle mie canzoni c’è spesso un riferimento al mare. Quella che consideriamo la hit del disco, “Trema”, parla dell’incontro all’orizzonte tra il cielo e il male, che ti spinge ad affrontare senza paura quello che sarà».

La paura l’artista ha cercato di affrontarla dopo il Covid: «Il disco nasce dopo la pandemia, in un momento di precarietà della salute. In quel momento mi sono resa conto che le mie canzoni, che avevo scritto già quindic’anni prima, non potevano più stare nel cassetto, così ho deciso di fare Oltre».

Fatale è stato l’incontro con il jazzista Emiliano Begni, che ha creato gli arrangiamenti musicali. «Ho scelto di fare questo disco con piano e voce, perché le canzoni, alcune firmate anche da Emiliano, sono sogni intimi che escono dal cassetto».

Begni collabora con Grazia Di Michele, che anche quest’anno sarà la direttrice artistica di Effetto Venezia: «Sicuramente per Effetto Venezia manderò la mia candidatura, sarei contentissima di riuscire a cantare durante questa kermesse».

Tanta la voglia di mettersi in gioco, di farlo anche nella sua terra Natale e in un ruolo, quello dell’artista, diverso completamente dal suo mondo professionale. Ma sempre portandosi dietro il suo bagaglio d’esperienza internazionale. «Nel disco si parla sempre del viaggio, anche in senso metaforico. In “Vulcani e nuvole” racconto di un viaggio metaforico, appunto, ed è un’idea che è nata dopo un viaggio alle Canarie». La Spagna è nel cuore di Bernini. Anche per la somiglianza con Livorno. «Cadice, in Andalusia, è come Livorno, è un porto aperto, pieno di folklore. Ed è un luogo magico, perché è dove il Mar Mediterraneo incontra l’Oceano Atlantico - spiega -. Durante il live del 28 marzo faremo una cover in versione flamenco-pop, “Cai”, nome con cui gli abitanti di Cadice chiamano la loro città, ispirandoci ad autori spagnoli come Alejandro Sanz e Nina Pastori».

Dalla Spagna alla Francia, il passo è breve: «Nel disco canto anche in lingua francese. Mia madre è di origini francesi, quindi le mie radici sono anche in Francia. Farò un omaggio a Camille, con la cover “Paris”. È un brano che parla del rapporto di odio-amore con la propria. Ancora una volta anche in questa canzone si trova il fil-rouge del viaggio».

Insieme alla cantante, al Nuovo Teatro delle Commedie, il 28 marzo alle 21, si esibirà la sua band: oltre ad Emiliano Begni, saranno presenti Attilio Celona alla batteria, Roberto Di Carlo al basso, Roberta La Marca, Raffaella Jacquier e Paola Berti al coro. Oltre agli otto brani dell’album, sono previste delle cover e degli omaggi a Piero Ciampi e a Nada, oltre che agli spagnoli Alejandro Sanz e Nina Pastori, e alla francese Camille. Non mancheranno della anteprima del prossimo disco. I biglietti si possono acquistare direttamente sul posto. Per info e prenotazioni chiamare il numero 3498647877. l
 

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