Livorno, addio a Bruno Mengheri, storico presidente della sezione nautica di Antignano
Commerciante, nel quartiere ha gestito due macellerie. Aveva 77 anni, lascia tre figlie. Il funerale martedì 11 marzo alle 15 alla camera mortuaria
LIVORNO. Il mondo del Palio piange Bruno Mengheri, re delle gare remiere (ha partecipato come vogatore) e ad Antignano, dove è stato titolare di due macellerie. . Il commerciante si è spento a 77 anni e dal 1997 al 2012 è stato presidente dei nerobianchi. «Fu lui a trovare all’Antignano la cantina sugli scali D’Azeglio, pagando l’affitto di tasca sua alla guardia di finanza, che ne era proprietaria – si legge sul sito Gareremierelivorno.it –. Bruno, oltre a essere presidente della sezione nautica, è stato a capo del circolo “Moletto di Antignano” e del memorial Vinicio Cardosi, gara riservata alle gozzette a quattro remi juniores, alle gozzette del Palio marinaro e ai gozzi a dieci remi dei rioni cittadini».
«Quando presi in mano la sezione nautica – le parole di Mengheri al portale – la trovai praticamente abbandonata e quasi nessuno se ne interessava. La cantina si trovava al circolo nautico di Antignano, mancava quasi tutto e io la feci rinascere. Recuperammo un dieci remi per gli allenamenti e pensa un po’, si trattava nientemeno del famoso “Capitan Launaro”, che vinse dieci Palii con il Borgo, uno con l’Antignano nel 1954 e due con l’Accademia navale nel 1941 e ’42. Lo costruì un mio zio, negli anni Venti, insieme a un altro maestro d’ascia. Le direttive le dettava l’esperto Agide Carnevali di Borgo. Il gozzo fu trovato affondato all’Accademia navale. Lo abbiamo tenuto fino all’inizio degli anni 2000 e poi lo cedemmo allo Shangai».
«Una persona attaccata alla vita, anche se aveva mille problemi di salute, lo vedevi sempre in giro, sempre al pezzo, non si arrendeva mai, e questa non è cosa da poco. Un grande appassionato e amante delle gare remiere, per lui l'Antignano era qualcosa di viscerale e a mio avviso ha dato tanto al nostro mondo e ha avuto tante piccole soddisfazioni nell'attività remiera. Con gli accorpamenti tra sezioni nautiche è uscito un po' di scena. Aveva un carattere difficile ma sempre schietto», le parole di Maurizio Quercioli, storica anima del Palio marinaro.
«La notizia della scomparsa di Bruno Mengheri mi addolora tantissimo. Bruno ero un uomo che le cose non te le mandava a dire, era schietto e diretto come pochi altri. Pronto a tutto per difendere le proprie idee e capace di slanci di generosità straordinari – dice di lui il consigliere regionale Francesco Gazzetti –. Era un uomo profondamente sincero e che non si perdeva mai d'animo. Aveva poi, sempre, un pensiero che guardava non soltanto al personale ma al generale. Le sue battaglie erano sempre orientate verso un beneficio che andasse oltre a sé stesso. Con Bruno se ne va anche una delle personalità che hanno reso più bello ed appassionante il mondo del remo livornese: con il suo Antignano ha scritto pagine sportive davvero epiche. La scomparsa di Bruno è dunque una grande perdita per Livorno e per molti di noi. Ecco perché voglio fare arrivare ai suoi familiari le mie più sentite condoglianze. Ciao Bruno».
I funerali di Mengheri, che lascia tre figlie, si terranno martedì 11 marzo, alle 15, alla camera mortuaria dell’ospedale.