Il Tirreno

Livorno

La nuova palestra

Cubone, avanti tutta alla Scopaia: un anno per completare i lavori

di Flavio Lombardi
Cubone, avanti tutta alla Scopaia: un anno per completare i lavori

Quasi complete le fondazioni della struttura, Il capo cantiere: «Tra un mese le pareti»

4 MINUTI DI LETTURA





LIVORNO. Ecco il cartello con le indicazioni da affiggere per legge. È all’esterno dell’area di cantiere, lungo via San Marino. Lì sopra spiccano le informazioni relative al giorno di inizio dei lavori e a quello previsto per la fine: 7 ottobre 2024 – 23 febbraio 2026. Una crono tabella, questa, che al momento sembra procedere senza particolari intoppi con la palestra che comincia a mostrare le sue fondazioni. Qui sorgerà l’impianto sportivo che, voluto dal Comune, darà servizi a due quartieri ad alta densità abitativa come Scopaia e La Leccia. Lo stesso impianto che per i comitati del no a costruire è definibile come «uno scempio urbanistico». Il Tirreno ha visitato l’area di cantiere per fare il punto degli interventi.

I soldi

Intanto c’è da dire che l’impianto sportivo, ad alto efficientamento energetico, ha permesso di vedere dirottati su Livorno 3, 5 milioni (cioè il massimo del finanziamento Pnrr per simili strutture) inseriti in un lotto di 8.410 metri quadri che si sviluppa in 1.750 di superficie utile e con una capienza per 248 persone: 200 posti per gli spettatori che potranno sedersi sulle tribune durante gli allenamenti quotidiani o per le partite del fine settimana, e 48 tra atleti, personale tecnico e personale generico.

La struttura

L’area per le attività sportive avrà invece una superficie di circa 750 metri quadrati, determinati dalle dimensioni regolamentari di un campo da pallacanestro (420 metri quadri, pari ad una lunghezza di 28 metri e una larghezza di 15), più lo spazio necessario ai quattro lati in aggiunta a quel che serve per i gradoni da una parte, e per gli spogliatoi dall’altra. Il tutto fino a raggiungere un perimetro esterno che si sviluppa per 40 metri sul fianco lungo e 35 metri su quello più corto. L’impianto avrà al piano terra una zona dotata di reception e bar ristoro, un campo polivalente per discipline quali pallacanestro, pallavolo, pattinaggio a rotelle e calcio a cinque; le tribune progettate sul lato sud, vale a dire quello opposto ai palazzi che si affacciano sulla strada, dalla cui parte (nord) invece saranno posizionati gli spogliatoi per gli atleti, giudici e istruttori con i relativi bagni. Al primo piano, sempre guardando il versante degli edifici residenziali, sarà allestita una palestra per il potenziamento muscolare e ginnastica dolce, dedicata soprattutto alle esigenze della popolazione più anziana.

Le telecamere

Intorno all’area di cantiere sono stati installati impianti di allarme e video sorveglianza dopo l’atto vandalico del 20 ottobre da parte di ignoti, che nei primi giorni di lavoro di macchine e operai determinò nella notte l’incendio dell’escavatore della ditta Frangerini. A osservare il cantiere in via San Marino c’è l’assessore ai Lavori Pubblici Federico Mirabelli che sottolinea come «dove fu rinvenuta la fornace c’è ormai solo una traccia, con il manufatto asportato e depositato ai magazzini dei Granai di villa Mimbelli, in attesa di un percorso ed una collocazione museale».

Le fondazioni

Giuliano Giola, capo cantiere, racconta che «stiamo ultimando la fase delle fondazioni e a breve si comincerà con le pareti verticali, l’edificazione del vano scale e vano ascensore. Infine, fra circa un mese, arriveremo ad issare i muri prefabbricati». Per il Comune, oltre l’assessore, c’è Camilla Vallini, architetta assistente di cantiere al direttore dei lavori Luca Di Fonzo. «Seguiamo le operazioni man mano che procedono – dice – in modo che nessun dettaglio sul progetto venga trascurato. Si tratta di un vero gioiellino». L’assessore Mirabelli dice di essere «soddisfatti di portare avanti questo disegno sapendo che daremo un servizio alla comunità».

L’uso

«Al mattino – prosegue Mirabelli – l’uso sarà per la scuola di Villa Corridi, mentre al pomeriggio l’impianto sarà sfruttato dalle società sportive. Le discipline indoor hanno sempre più bisogno di spazi e questa palestra ci consentirà di alleggerire il congestionamento che si registra altrove. Siamo in una zona debole sotto l’aspetto dei servizi e una palestra come questa potrà permettere spostamenti a chilometro zero, andando a piedi o in bici, per molti bimbi che abitano la zona. Il verde che circonderà il complesso sarà di gran pregio, un parco a tutti gli effetti con strutture per fare attività all’aperto». Non solo palestra, perché sin dall’inizio il Comune ha assicurato che non ci saranno più problemi di allagamenti.

Gli allagamenti

«Si è già fatta una griglia che potenzia la rete fognaria per meglio difendere i garage sotterranei dalle forti precipitazioni – conclude l’assessore – ma, soprattutto, è alle porte la partenza dei lavori del lotto 2b, quello che riguarda l’espansione del parco. Un gran sistema di raccolta per le acque piovane. Una soluzione, quest’ultima, che permette il controllo del deflusso delle acque meteoriche attraverso sistemi di ingegneria naturalistica che consentono un insieme di azioni atte a ridurre i rischi relativi al deflusso incontrollato delle acque piovane. Sarà terminato prima della struttura sportiva». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Primo piano
La confessione

Omicidio di San Giovanni Valdarno, l’interrogatorio della figlia della vittima: «Non ce la facevo più e l’ho uccisa con un foulard»

Sani e Belli