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Elena Casolaro, da Livorno al mondo in autostop. «Ecco come mi muovo, mai avuto una disavventura»

di Franco Marianelli
Elena Casolaro, da Livorno al mondo in autostop. «Ecco come mi muovo, mai avuto una disavventura»

L’avventura della 23enne partita dal Cile: «Faccio la giornalista free lance per alcune riviste che si occupano di viaggi e di natura»

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Livorno Il campionato mondiale di fiducia nel prossimo, se mai esistesse, lo avrebbe vinto certamente lei ovvero Elena Casolaro, livornese, neo laureata in geologia il 18 ottobre dell’anno scorso e da quel giorno partita in viaggio per il mondo. Con quale mezzo? Quello... degli altri, ovvero l’autostop tramite il quale, dopo aver girato per largo e per lungo la Repubblica Dominicana, si è recata in aereo in Cile e da lì al momento, sempre in autostop, è giunta alla Terra del Fuoco. In questo momento sta risalendo il Sudamerica destinazione Bolivia. «Per essere precisi – ci racconta al telefono Elena – sono al carnevale di Oruro già in terra boliviana».

Elena ma non è un pochino avventato per una ragazza di 23 anni affidarsi così all’avventura?

«Per ora io ho incontrato solo queste: tante persone con molte storie da raccontare, una varia umanità che mi ha arricchito “dentro”, un’esperienza della quale farò tesoro per tutta la vita».

Chi è l’automobilista tipico che le offre i passaggi?

«Non sono automobilisti ma quasi sempre camionisti. Pensi che ad esempio negli autogrill spesso scendo per andare in bagno e lascio i miei bagagli sul mezzo. Mai che qualcuno ne abbia approfittato. Addirittura un camionista, lasciandomi nella città di Brio Gallegos, mi ha lasciato il numero telefonico della moglie perché mi ospitasse a casa sua per la notte».

E lei ne ha approfittato?

«Certo», ride.

E qualche episodio curioso?

«Penso al viaggio su un camion di polli: nelle soste giungeva un puzzo davvero sgradevole».

La situazione che più l’ha colpita?

«Mi ha stupito la fine meridionale del Cile: praticamente la strada finisce e per proseguire per entrare in Argentina devi proseguire a piedi».

Al di là dell’autostop, come è organizzata? Chi le paga il viaggio?

«Faccio la giornalista free lance per alcune riviste che si occupano di viaggi e di natura. Poi ho un blog in proposito. Racconto delle persone e dei posti che vedo».

Quando tornerà a casa?

«Non quando avrò finito questo viaggio».

Si spieghi meglio...

«Finito con il Sudamerica voglio andare in India un paese che mi affascina».

Un po’ più di un anno sabbatico...

«Direi di sì -ride ancora – non le ho detto che ho anche conseguito la patente di guida turistica e mi posso mantenere anche esercitando questa professione».

Chi volesse seguire le avventure di Elena lo potrà fare cliccando sul sito https://elenacasolaro.substack.com/

«Due volte alla settimana aggiungo foto e notizie, praticamente un diario di viaggio», ci dice. Varie le riviste on line di trekking, di avventure e turismo ove trovare i racconti di Elena: la newsletter Strade, il sito di Kailas viaggi, il blog Wandertrieb.

Ma insomma è sicura di voler fare la geologa?

«Bella domanda, penso di sì ma per ora non mi pongo il problema».

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