Livorno, operatrice socio-assistenziale trovata morta dopo cinque mesi
Dramma della solitudine in una casa di Collesalvetti: il cadavere era in stato di decomposizione. a La donna aveva 78 anni ed era di origine veneta
LIVORNO. Era morta in casa da mesi, forse da agosto. A dare l’allarme è stata la proprietaria dell’appartamento dove viveva in affitto, che le ha suonato al campanello perché la donna – un’operatrice socio-assistenziale di 78 anni – da tempo non saldava più il canone mensile e non dava alcuna sua notizia: «Sono molto preoccupata perché non la sento da un po’, non so però in che condizioni di salute versi», le sue parole alla centrale operativa unica dei soccorsi interprovinciali, quella del 112, ipotizzando (a ragion veduta, purtroppo) che fosse accaduto qualcosa di grave.
La tragedia
È un dramma della solitudine quello che si è consumato ieri mattina in piazza Gramsci, nel pieno centro di Collesalvetti. La signora trovata senza vita si chiama Maria Marcellina Boscolo Bibi ed è originaria del comune veneziano di Chioggia, in Veneto. Era residente proprio lì, nell’abitazione dove i vigili del fuoco giunti con una squadra dalla caserma livornese di via Campania, entrati forzando la porta in quanto dall’esterno con le chiavi era impossibile aprirla, è stata trovata morta. L’affitto, insomma, non è che non lo pagasse perché voleva occupare abusivamente l’immobile: non versava più un euro perché purtroppo era morta.
Forse un malore
Un decesso avvenuto con ogni probabilità a seguito di un malore, per cause naturali e non in maniera violenta quindi, né per mano di eventuali altre persone. Il medico intervenuto sull’ambulanza della Misericordia di Cascina, insieme ai volontari della stessa confraternita di Cenaia, si è trovato di fronte il cadavere in avanzato stato di decomposizione. Per questo, unito al fatto che la proprietaria di casa non aveva più notizie da mesi, ha stabilito come il decesso possa essere avvenuto all’incirca cinque mesi fa, probabilmente ad agosto stando a una prima e sommaria ricostruzione dei fatti, per altro difficile da compiere senza poter contare sull’esame autoptico. Sul posto è poi intervenuto anche un collega medico legale per un primo esame della salma.
Rapide indagini
La settantottenne abitava da sola ed evidentemente non aveva rapporti quotidiani con familiari o amici. Nessuno, infatti, prima della proprietaria aveva mai dato l’allarme sul fatto che non si avessero più sue notizie. Dopo la tragedia, sul posto, sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Livorno, diretti dal maggiore Ugo Chiosi, con la procura che ha poi disposto l’affidamento della salma ai parenti, senza prevedere quindi l’autopsia, in quanto le cause del dramma sono già state chiarite. In base ai primi rilievi medico-scientifici, infatti, è esclusa ogni ipotesi violenta, come ad esempio l’omicidio. Maria Marcellina, con ogni probabilità, ha quindi perso la vita in seguito a un malessere improvviso, che non le avrebbe dato neanche il tempo di chiamare il 112 per allertare i soccorsi. Lei, che per la sua professione conoscenze sanitarie ne aveva eccome, avrebbe sicuramente chiesto aiuto al servizio di emergenza-urgenza se anche solo avesse avuto il sospetto di qualche problema di salute imminente. Ma, evidentemente, non ne avrebbe avuto il tempo. I militari dell’Arma, come da prassi in questi casi, sono stati avvertiti dal personale del 118 intervenuto sul posto per primo e, trattandosi di una morte senza alcun testimone oculare, hanno svolto tutti gli accertamenti necessari a escludere l’ipotesi della morte violenta o altre possibilità. La casa, infatti, appariva in ordine e non c’era alcun segno sospetto negli ambienti domestici tale da ritenere verosimile una causa del decesso diversa da quella del malore improvviso, come ad esempio un infarto.
Niente autopsia
La salma è stata poi rimossa, nel corso della stessa mattinata di ieri, domenica 2 febbraio, dal personale delle onoranze funebri della Svs di via San Giovanni, allertato dai carabinieri della stazione di Collesalvetti, con il trasporto del feretro al cimitero comunale dei Lupi di Livorno, alla Cigna. Qui verrà poi affidata ai familiari della settantottenne originaria di Chioggia, nel Nord Italia, che nei prossimi giorni potranno organizzare il funerale.