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Livorno, sette raid in sei giorni nei locali: il 2025 parte all’insegna dei ladri

di Stefano Taglione

	I danni al centro estetico “Maribel”
I danni al centro estetico “Maribel”

Inizio anno da incubo: colpiti hotel, centri estetici, bar e pure il Villaggio di Natale. I malviventi hanno visitato perfino Palazzo Granducale, rubando i soldi dei caffè

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LIVORNO. Sette furti dall’inizio dell’anno nei negozi e nei locali di Livorno, otto se consideriamo anche quello avvenuto a Capodanno negli uffici di Palazzo Granducale, sede della Provincia, dove i ladri hanno assaltato la macchinetta del caffè portando via gli spiccioli.

È il bilancio dell’impennata di raid che sta interessando Livorno da qualche giorno: ben tre episodi hanno riguardato il Villaggio di Natale di Villa Fabbricotti e il market adiacente, da giovedì 2 gennaio alla Befana visitato di fatto a giorni alterni, mentre a Capodanno erano stati colpiti il ristorante “Aragosta” e la paninoteca “Quo Vadis” in piazza dell’Arsenale, per altro in passato già presi di mira. Nel mezzo anche un centro estetico svaligiato – “Maribel” sugli scali Saffi, zona dove alla fine del 2024 erano stati danneggiati pure i nuovi banchi degli ambulanti del mercato – e il furto all’hotel Città, in via di Franco, dove è sparito addirittura un televisore da 55 pollici.

Migliaia di euro di danni, se consideriamo l’ammontare complessivo dei colpi messi a segno a Livorno in meno di una settimana. Un’escalation preoccupante, con il prefetto Giancarlo Dionisi che sul tema si è sempre dimostrato molto sensibile e che per questo ha chiesto alle forze dell’ordine – su tutte polizia di Stato e carabinieri – dati aggiornati sul fenomeno, in modo da confrontarne i numeri rispetto alle vacanze natalizie fra il 2023 e il 2024, in modo da stabilire se a parità di periodo vi sia stato un incremento di denunce.

Villaggio sotto scacco

L’ultimo furto, come anticipato, ha riguardato il Villaggio di Natale di Villa Fabbricotti, che ieri per altro come da programma ha chiuso definitivamente i battenti. Dopo che giovedì 2 erano spariti alcuni gadget preparati dai volontari per il punto vendita adiacente, opera di ragazzini ripresi dalle telecamere di videosorveglianza, sabato 4 gennaio erano state portate via la barba e la giacca di Santa Claus, mentre il 6 non è stato più trovato un orso-peluche alto un metro e 80, la mascotte del villaggio allestito dalla Pro Loco. «Si tratta della terza visita in pochi giorni – spiegano dall’associazione –. Questa volta si sono portati via l’orso-mascotte che ci accompagna da sempre, regalato da un negoziante, accartocciando i disegni dei bambini, un vero e proprio sfregio. Queste persone continuano a violare tutto ciò che c’è dentro e ci chiediamo se un ragazzo arriva a casa con un orso alto quasi un metro e 80 i genitori non si chiedano niente. In che mondo viviamo?», si chiedono gli organizzatori. «Si tratta di uno sfregio alla manifestazione – aggiunge la presidente Ombretta Bachini – ed è inutile stare a parlare di controlli e sicurezza, di forze dell’ordine, quando bisogna invece parlare di rispetto ed educazione verso i ragazzi, visto che penso proprio che servano dei seri progetti educativi. Il mio sospetto è che siano stati dei ragazzi, anche perché la prima volta proprio dei giovani sono stati inquadrati in azione dalle telecamere». I volontari avevano già denunciato tutto ai carabinieri, che hanno a disposizione il video del primo colpo – dove una telecamera inquadra tre ragazzini – dopodiché hanno integrato la querela con gli altri due raid.

I ristoranti

Incursioni che hanno riguardato pure i ristoranti, nella fattispecie l’Aragosta e “Quo Vadis”, in piazza dell’Arsenale, visitati nella notte fra San Silvestro e Capodanno, all’alba del 2025. Dal primo sono sparite diverse bottiglie di vino, anche pregiato, dal secondo alcune fra birre e bibite chiuse nei frigoriferi. Proprio con il furto di alcune bottiglie di vino si era chiuso il 2024, con la spaccata all’emporio cinese “Dajiamai” di Stagno, lungo l’Aurelia, dal quale erano stati portati via pure fra i 300 e i 400 euro di fondo cassa. Nella stessa frazione colligiana, un mese fa, il più ingente colpo al Conad di via Marx, con il supermercato sfondato e la cassaforte sparita con tutti i soldi dentro, opera quasi sicuramente di una banda che ha messo a segno furti simili pure in altri market della Toscana. Proprio in via Marx, nei giorni scorsi, una donna è stata derubata della borsa con duemila euro dentro fuori dagli impianti sportivi.

Spaccata dall’estetista

Colpi che hanno riguardato anche il centro estetico “Maribel”, sugli scali Saffi, in pieno centro: ingenti danni, dato che la vetrata d’ingresso è stata ridotta in frantumi, per un bottino in monete misero, di nemmeno cinque euro, almeno secondo quanto raccontato al Tirreno dalla titolare, l’artigiana Maribel Pesantez. Per lei, la conta, è di tre furti in due anni. «Sono troppi – sottolinea – e ora non si può più stare tranquilli, gli scali Saffi non sono un luogo sicuro, tanto che io la sera ho paura a uscire da sola dal centro estetico e se posso mi faccio venire a prendere da qualche mio familiare. Oltre al danneggiamento della mia attività, durante le vacanze natalizie, hanno spaccato la vetrata di un portone in via Cossa e poi rotto una serratura».

Pure l’hotel

Nei giorni scorsi è stato assaltato pure l’hotel Città, in via di Franco. A raccontare quanto accaduto al Tirreno, dopo aver denunciato tutto ai carabinieri, è stato direttamente il titolare, l’imprenditore Santo Rotondo, molto conosciuto a Livorno, dove per altro è consigliere dell’associazione albergatori: «Hanno messo tutto a soqquadro – le sue parole – e appena messo piede dentro ho scoperto lo sfacelo. Mancava il televisore da 55 pollici, lo avevo posizionato proprio alla reception: i ladri lo hanno sradicato dal braccio con il quale era fissato al muro, mentre hanno portato via pure i gettoni per le lavatrici automatiche, il fondo cassa e diverse bottiglie di Prosecco che avevo nel frigorifero per offrirle ai clienti. Un danno di qualche migliaio di euro, considerando anche che devo mettere subito in sicurezza l’entrata perché i malviventi hanno forzato la porta principale».

La tentata rapina

Ai numerosi furti – diversi anche quelli nelle case, fra cui il colpo da 50mila euro avvenuto nei giorni scorsi in via delle Case Rosse, dove una pensionata ha visto sparire 50mila euro fra oro e argento dalla cassaforte, forse addirittura di notte mentre dormiva – si aggiunge la tentata rapina del viale di Antignano, quella a casa del subacqueo e nuotatore Enrico Bencini, di 55 anni.

L’uomo ha aperto il portone del condominio a due persone, che al citofono si erano qualificate come corrieri, uno dei quali raggiunto sul pianerottolo gli ha puntato la pistola alla testa. Ma lo sportivo livornese ha reagito, prendendo il bandito armato per il collo e facendolo scappare, sebbene oggi proprio a causa dell’aggressione subita sia costretto a un intervento chirurgico per ridurre la frattura all’ulna del braccio sinistro. 

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