Il Tirreno

Livorno

Il monito

Emergenza furti a Livorno, il prefetto: «Spesso sui social indizi per i ladri, fate attenzione»

di Stefano Taglione
Il prefetto Giancarlo Dionisi (foto Franco Silvi)
Il prefetto Giancarlo Dionisi (foto Franco Silvi)

Il consiglio di Giancarlo Dionisi, che ha chiesto un report sui raid alle forze di polizia: «State attenti a pubblicare le foto delle vacanze»

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LIVORNO. «Durante le vacanze natalizie l’impennata di furti è fisiologica, sia nei negozi che nelle case, ma mi riservo di analizzare meglio il contesto cittadino, con i numeri alla mano. Purtroppo devo dire anche che in questo senso noto una scarsa attenzione da parte dei proprietari, i quali dovrebbero tutelarsi un po’ meglio: d’altra parte le forze di polizia non possono essere presenti in ogni angolo della città, in ogni androne condominiale o vicino a ogni esercizio commerciale. Un’attenzione, oggigiorno, che va estesa ai social: pericoloso pubblicare foto delle vacanze, magari alle Maldive o in altre parti del mondo lontano dall’Italia, quando i ladri sono i primi a monitorare il web e ad approfittare dell’assenza degli inquilini fra le mura domestiche».

È il monito del prefetto di Livorno, Giancarlo Dionisi, che esorta i livornesi a fare ancora più attenzione. Soprattutto durante le vacanze, terminate con la Befana: «Per le festività – le sue parole – le persone viaggiano, dopo Natale spesso i commercianti chiudono perché non è più la stagione adatta per stare aperti, quindi i malviventi possono approfittarne». E in effetti, uno dei sette furti che ha preso di mira i locali, ha colpito un ristorante chiuso, l’Aragosta, mentre l’altro (il vicino Quo Vadis) non era aperto la notte di San Silvestro, quando i malviventi hanno fatto irruzione all’interno portando via birre e bibite. E la stessa considerazione può valere per gli uffici: in Provincia, ad esempio, i malviventi hanno approfittato sempre del giorno di chiusura, Capodanno, portando via gli spiccioli contenuti nella macchinetta del caffè che si trova al piano terra di Palazzo Granducale.

Il prefetto, proprio in queste ore, farà un punto della situazione con la questora Giusy Stellino, con il comandante provinciale dei carabinieri Piercarmine Sica, coinvolgendo naturalmente anche le altre forze dell’ordine, come la guardia di finanza e la polizia municipale, che sebbene da questo punto di vista ricevano assai meno denunce rispetto agli agenti della questura e ai militari dell’Arma rappresentano un presidio fondamentale per il controllo del territorio.

Dionisi, insomma, vuole visionare dati aggiornati per capire se l’impennata ci sia stata anche rispetto alle festività dell’anno passato, in modo da avere un confronto equo, dal quale partire per eventuali decisioni da prendere. Affiancando un ragionamento complessivo ai freddi numeri delle querele, come del resto ha già dimostrato in passato con la collaborazione di istituzioni e rappresentanti dei commercianti, i quali hanno apprezzato la sua attenzione al tema del contrasto ai reati predatori, così come il progetto delle “pattuglie ai piedi” in centro che sta riscuotendo grande apprezzamento fra la cittadinanza. Un piano che, fra l’altro, probabilmente verrà esteso in futuro anche ad altri quartieri. «Rinnovo l’appello ai livornesi su un uso consapevole dei social – conclude Dionisi – perché, soprattutto per quei colpi che potrebbero dimostrarsi consistenti, i ladri utilizzano il web come fonte per monitorare le persone da derubare. Naturalmente ci sono anche i malviventi, ma parliamo di quelli di basso livello, che forzano le porte dei locali e dei ristoranti portando via qualche bottiglia di vino, ai quali bisogna ugualmente fare attenzione». 
 

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