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Doppio colpo a Livorno in piazza dell’Arsenale: assaltati l’Aragosta e "Quo Vadis"

di Stefano Taglione
Il ristorante "Aragosta" sul porto Mediceo (foto Franco Silvi)
Il ristorante "Aragosta" sul porto Mediceo (foto Franco Silvi)

I raid nella notte di San Silvestro. Il racconto di un dipendente della paninoteca: «Da noi hanno pure avuto il tempo di mangiare, ma al ristorante qui accanto è andata peggio»

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LIVORNO.  Un doppio colpo in poche ore, fra San Silvestro e Capodanno. Nel mirino locali e ristoranti, quelli di piazza dell’Arsenale, a ridosso del porto mediceo. È con un furto, che hanno subìto mentre erano chiusi, che hanno iniziato il nuovo anno Doriano Signorini, il titolare della paninoteca “Quo Vadis”, e il collega Michelangelo Rongo, dell’Aragosta. Nel primo i malviventi hanno fatto irruzione aprendo i frigoriferi e rubando qualche bevanda e bottiglie di birra, mentre nel secondo hanno portato via del vino pregiato, facendo pure diversi danni. «I ladri – raccontano da “Quo Vadis” – hanno pure avuto il tempo di sedersi e bere la birra, incuranti di tutto. Abbiamo scoperto che mancano tre birre e diverse lattine.

È successo durante la notte di San Silvestro, durante la quale noi eravamo chiuso, ma purtroppo da Michelangelo (Rongo, il titolare dell’Aragosta ndr) è andata peggio. Purtroppo qui non c’è pace». I precedenti Per l’Aragosta, purtroppo, non è affatto il primo furto. Nel marzo di quattro anni fa i ladri, dopo aver fatto irruzione nel locale, avevano cercato di portare via un televisore staccandone i cavi, ma il risultato è stato “solo” quello di sfasciare un condizionatore d’aria, rimasto appeso alla parete. «Nel corso degli anni – aveva raccontato all’epoca dei fatti, al Tirreno, lo stesso Rongo – i furti saranno stati in tutto quattro o cinque. È la prima volta, però, che i ladri tentato di rubare in pausa pranzo». Segno che, già in passato, il locale era stato bersaglio dei malviventi. Negli stessi giorni la stessa sorte toccò proprio a “Quo Vadis”, all’esterno del quale vennero pure trovate delle tracce di sangue, probabilmente conseguenza dell’assalto alle vetrate.

Nel 2019, invece, un livornese di 48 anni era stato arrestato dai carabinieri proprio dopo un colpo all’Aragosta e a “Il Rifugio”. Da quest’ultimo, addirittura, riuscì a portare via quattromila euro. Le indagini Spetterà ora alle forze dell’ordine, quando i proprietari formalizzeranno le eventuali denunce, dare un volto e un nome ai malviventi. Da “Quo Vadis” sperano nell’utilità delle telecamere che si trovano in zona. «Ci sono alcuni impianti di videosorveglianza dove c’è l’imbarco della nave per Capraia – spiegano dal locale – e speriamo che davvero possano aver inquadrato l’azione dei malviventi. Forse, però, ne sono state installate altre anche in zona, quindi non ci resta che aspettare le risultanze». Non è chiara l’ora del furto, sicuramente la notte di San Silvestro, quindi le ricerche si annunciano comunque complicate. 

 

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