Chiuso il cavalcavia sulla Fi-Pi-Li: così la zona industriale a Livorno resta isolata
In via dei Canali non arrivano i mezzi pesanti: aziende in ginocchio
LIVORNO. Non soltanto la chiusura del ponte sullo Scolmatore, il prezioso asse viario sull’Aurelia che collega Livorno a Pisa, per almeno due anni, ma anche quella del cavalcavia sulla Firenze-Pisa-Livorno. È quanto hanno scoperto, ieri mattina (23 dicembre), i titolari e i lavoratori delle ditte - 7/8 aziende - andando al lavoro.
Le imprese
«La chiusura è stata richiesta da Anas – ci racconta Andrea Giorgi, amministratore di Tecnoforniture Industriali – a seguito del rischio crollo del ponte sullo Scolmatore. Solo che, chiudendo questo tratto di strada, l’Anas ha di fatto isolato la zona industriale di via dei Canali, a Livorno. Per questo motivo ho scritto al sindaco di Livorno, Luca Salvetti, alla collega di Collesalvetti, Sara Paoli, alla polizia municipale e, ovviamente, all’Anas. L’accesso alternativo che è stato lasciato aperto, in corso Italia, non è idoneo al passaggio dei mezzi pesanti, dal momento in cui non ci passano in altezza: in conseguenza di ciò, i mezzi che trasportano le merci ai nostri capannoni non hanno accesso e le nostre attività restano bloccate».
Nella stessa zona è in costruzione anche un centro di Padel e ieri, per portare avanti i lavori, i titolari sono stati “costretti” a scaricare l’occorrente trasportato dai camion in un piazzale e procedere poi con dei furgoncini a portarli sul cantiere per non vederlo paralizzato. Può anche essere una soluzione d’emergenza, a poche ore dal Natale, ma certamente non una pratica sostenibile a lungo.
Altri lavori
E non è tutto, perché lì, accanto al ponte chiuso, l’Asa, la municipalizzata dell’acqua, dal 7 gennaio prossimo deve cominciare lavori per portare una linea di acqua verso la città. Il problema, però, se non ci saranno accorgimenti si riproporrà in toto, con i mezzi che non riusciranno a transitare. «Qui accanto a noi c’è una ditta che si occupa di legno, che riceve bilici di materiale proveniente dall’Austria e, al pari nostro, avranno le stesse difficoltà - continua Giorgi -. Per questo abbiamo formulato una proposta alternativa».
Le soluzioni
La soluzione individuata, e trasmessa agli enti coinvolti, è quella di chiudere il tratto di strada qualche centinaio di metri più avanti, poco prima del Canoa Club Livorno, mantenendo l’apertura del cavalcavia, sia in entrata che in uscita e permettendo alle ditte geolocalizzate in via dei Canali di non stravolgere del tutto la propria attività, che diversamente rischierebbe il collasso. Ci sono pochi giorni per evitare ulteriori disagi, che inevitabilmente finiranno per ripercuotersi sulla logistica delle aziende coinvolte, oltre che sulla viabilità ordinaria. I lavori al ponte sullo Scolmatore sono stati richiesti dal Comune di Livorno: lo stop al traffico di auto e camion, già ipotizzato a inizio mese dopo un incontro in prefettura, è scattato il 20 dicembre scorso. Dall’apertura del cantiere, prevista per la prossima primavera, serviranno un paio d’anni per il completo ripristino. Resta aperta una corsia per pedoni, ciclisti e scooteristi, ovvero per quelle categorie per cui l’alternativa della Variante non esiste, essendo a loro interdetto il passaggio.
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