Livorno e il suo poeta che denuncia in versi la guerra: «Per i morti da uranio impoverito»
Riccardo Mazzamuto e il libro “Patria metallo dell'inganno UI 238”
LIVORNO. Se domandi a un poeta quale sia stato “il momento” dal quale si è sentito ispirato, ognuno risponderà evocando un attimo della propria vita o una sensazione o un episodio.
Se la domanda si fa a Riccardo Mazzamuto risponderà come la causa “scatenante” sia stato «l’incontro con le canzoni di Jim Morrison», racconta lui stesso l’artista ribelle morto prematuramente «i cui testi hanno influenzato molti giovani della mia generazione».
E ancora, aggiunge il 56enne: «Ma non solo lui: Attilio Bertolucci, Dario Bellezza, Cesare Pavese sono sempre ben rappresentati nella “libreria” che ha permesso la mia crescita artistica».
L’ultima opera di Mazzamuto è “Patria metallo dell’inganno U.I. 238 .Morire in tempo di pace». E la racconta: «Per le strane circostanze della vita, nonostante il mio animo anarchico – dice – mi trovai a rimanere nell’esercito come sottufficiale dopo il periodo della leva come sottufficiale della Folgore. E mi resi conto dei giovani morti a distanza a causa della contaminazione da uranio impoverito. Da qui le poesie di denuncia del mio libro».
Scorrendo il libro. “Migliaia di vittime. Memoria. Militari coriandoli inviati in Iraq. Senza confini né bagliori di luce” è il passaggio significativo tratto da “Ottobre 1993, anime allo sbaraglio” una dei brani più importanti della sua ultima pubblicazione.
Il poeta livornese ha nella sua carriera scritto altre raccolte di poesie. “Patria” è l’ultimo della quadrilogia che comprende “Tredici giorni al rifugio”, “Divieto di calpestare formiche” (per il quale ha ricevuto la menzione speciale premio Camaiore) e “Dal ritorno al viaggio senza mediazione”.
«I dati relativi alla morti da uranio impoverito (circa 400 i militari deceduti) – prosegue Mazzamuto - e i malati (circa 7mila) sono sempre stati resi poco noti. La mia raccolta di poesie vuol esser un messaggio di solidarietà a queste vittime». Prossima opera ? «Ho un mente un racconto, fra la realtà e la fantasia, ispirato dalla mia infanzia vissuta a Castelnuovo della Misericordia, una storia che si raccontava in paese relativa alla guerra partigiana in quella zona. Ma – chiude - ogni cosa a suo tempo». Il libro è su Amazon.l