Nel liceo-campus Cecioni di Livorno per scegliere il futuro «Dinamici, inclusivi: qui 5 indirizzi»
Duemila studenti e 250 dipendenti, il dirigente: «Come un piccolo comune». L'istituto unico in Toscana ad avere all'interno l'infermeria
LIVORNO «Mi piace definire la nostra scuola come un piccolo comune, con duemila studenti e duecentocinquanta dipendenti, che si distribuisce su tre edifici». È fiero di presentare il liceo Cecioni il dirigente scolastico Rino Bucci, durante la prima giornata di orientamento rivolta ai ragazzi in entrata a scuola il prossimo anno e ai loro genitori. 89 classi, 2000 studenti, sono tre i punti di forza del Cecioni. E adesso che ben 1260 alunni di terza media devono scegliere la scuola del futuro, ecco che ogni istituto cittadino si racconta.
Noi un piccolo comune
«La nostra prima caratteristica è che siamo una scuola dinamica», dice Bucci. E il secondo punto di forza, per il dirigente, è la tradizione della scuola: «Siamo da sempre una scuola sperimentale. Sperimentare è la radice della nostra tradizione». E poi l’inclusività: «Siamo aperti a tutte le diversità: essere inclusivi significa anche essere aperti alle richieste degli studenti. Per modernizzare la scuola cerchiamo di venir loro incontro».
Cinque indirizzi
Cinque gli indirizzi presenti: linguistico, artistico, scientifico, tecnologico e scienze umane. La preparazione che dà il liceo è a tutto tondo: una volta usciti da scuola i ragazzi hanno infatti tutte le carte in regola per affrontare il percorso di studi universitario. A certificarlo è la prof Valeria Tognotti, referente della funzione strumentale dell'orientamento in ingresso. «Secondo Eduscopio per ogni indirizzo di studio che abbiamo, tra le scuole della Toscana siamo sempre ai primi posti. La nostra preparazione per il mondo universitario è ottima».
E cala un’altra caratteristica del liceo. «Da vero e proprio college -spiega Tognotti- Grazie alle nostre strutture e ai nostri indirizzi, il Cecioni è la scuola del futuro, che orienta direttamente nell’università. Anche grazie al clima scolastico». L'offerta formativa del liceo è stabile, e lo rimarrà anche per il prossimo anno. Rassicura il preside Bucci: «È difficile cambiare offerta in una scuola così grande. Con i nostri cinque indirizzi, abbiamo raggiunto il nostro equilibrio».
Laboratori e murale
Non c'è neanche un indirizzo di studio, difatti, che non preveda la sperimentazione della teoria nei vari laboratori del plesso scolastico. Per il settore scientifico gli alunni hanno a disposizione un laboratorio di chimica, uno di biologia e un laboratorio di materie Stem (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica). «Nei laboratori Stem si fanno robot e robottini e si utilizzano i visori», spiegano. E a informatica i laboratori sono tre. Presente anche l'aula tecnigrafi per gli studenti dell'indirizzo tecnologico e dell'artistico, cioè degli strumenti di assistenza al disegno tecnico. E non manca il laboratorio multimediale di architettura, dove gli studenti si cimentano nell'utilizzo del cad, i software di progettazione tecnica per il disegno. I ragazzi dell'artistico, inoltre, frequentano il laboratorio di scultura. E sono gli studenti che più animano, plasticamente, la scuola. Sono loro le idee, e soprattutto loro le mani che disegnano e dipingono i murale che abbelliscono le pareti dei corridoi del terzo e del quarto piano della sede centrale del liceo, in via Galilei. Immancabili, poi, due lab linguistici.
Ecco le novità
Non mancheranno delle novità: «Stiamo progettando di fare uno spazio outdoor nei giardini della scuola, con dei tavoli in legno», annuncia Bucci. E se è vero che l'inclusività è alla base della coesione della comunità scolastica, altrettanto vero è che questa passa dall'educazione fisica. «Abbiamo tre palestre: due palestrine e il Palacecioni». E non solo: quest'anno la scuola ha firmato un accordo con la Libertas Livorno, "Baskin quarto tempo". Lo scopo è favorire la pratica del "Baskin", cioè del basket inclusivo, che attraverso la pratica sportiva del basket mira ad abbattere le barriere tra atleti con e senza disabilità.
Teatro, podcast & co.
Oltre alle lezioni curriculari, gli studenti del Cecioni hanno anche la possibilità di coltivare le passioni a scuola, nel pomeriggio. Tra i 67 progetti approvati dal collegio docenti, sono diversi i laboratori extracurricolari proposti. Sono partiti i laboratori linguistici: sono 19 e si studiano inglese, francese, spagnolo e tedesco. Ed è stato attivato anche un corso di lingua italiana per gli alunni stranieri. Così come 19 sono i corsi di scienze partiti. Attivati anche un corso per imparare a fare i podcast, e un corso di stampa in 3D. E ancora: teatro, poesia, storytelling audiovisivo, canto. Lavori in corso anche per chi andrà al liceo nel 2025. «Anche il prossimo anno attiveremo vari progetti al di là dell'orario scolastico. Per il prossimo anno sono già tre i laboratori di teatro che stiamo attivando». Alla fine della presentazione il preside punta in alto: «Le quinte in uscita sono 19. Se ne entrassero altrettante sarebbe un successo».
Unici in Toscana con l'infermeria
Non solo un vasto piano di studi e una grande disponibilità di laboratori. La forza del Cecioni la fa anche il suo sistema di welfare. «Siamo l'unica scuola della provincia di Livorno, e forse di tutta la Toscana, ad avere all'interno della scuola un’infermiera che funziona tutti i giorni», afferma il preside Rino Bucci. Dal lunedì al sabato, per 4 ore, non solo gli studenti e le studentesse, ma anche i prof e il personale scolastico possono accedere all'infermeria se necessario. «È un filtro al pronto soccorso eccezionale è stato un super lavoro - prosegue il dirigente- Il suo costo, di 20mila euro, lo compriamo con il contributo volontario delle famiglie degli studenti. Lo chiediamo perché vogliamo garantire questo servizio».
L’idea di poter essere curati a scuola è venuta agli studenti ormai qualche anno fa, come racconta Bucci. «È un percorso che è stato chiesto dai ragazzi ormai qualche consiglio d'istituto fa e che è stato portato a compimento dagli infermieri che ora vi lavorano».
Il servizio è molto utile, anche stando ai numeri: «L'anno scorso, in otto mesi ci sono stati 500 accessi - il dirigente va nei dettagli - Gli accessi ci sono per diversi motivi: da traumi fisici a traumi di natura psicosomatica». Non manca nella scuola uno sportello psicologico. Quest'anno i ragazzi possono accedervi per due ore, il venerdì. «C'è attenzione a tutto il sistema di cura e ascolto verso i ragazzi, attraverso questo sportello». La cura dei ragazzi, oltre che individuale, può anche essere collettiva, specifica Bucci: «La psicologa può intervenire anche in dinamiche di classe». E non meno importante per le studentesse, è la tampon box, un distributore automatico di assorbenti che si trova in infermeria. Le alunne, richiedendo dei gettoni, gratuitamente, possono ritirare assorbenti. «Abbiamo potuto acquistare questa macchina grazie a quota parte delle donazioni fatte dalla comunità scolastica. L'abbiamo pagata 1.350 euro. Gli assorbenti sono forniti gratis da Coop». Anche la Tampon Box è stata personalizzata: sopra vi è infatti disegnata la "Ceciona", cioè il simbolo del liceo declinato al femminile. La scuola aderisce anche a “Le scuole che promuovono salute – Rete Toscana”. Questo progetto punta a creare un ambiente favorevole allo sviluppo e quindi alla crescita dei ragazzi. Gli obiettivi principali sono la promozione di stili di vita sani, l’educazione alla salute, e l’inclusione e la formazione degli insegnanti.
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