Il Tirreno

Livorno

Il lutto

Livorno, addio a Riccardo Ripoli: il “padre” degli “Amici della Zizzi” aveva 59 anni

di Stefano Taglione

	Riccardo Ripoli, morto a 59 anni
Riccardo Ripoli, morto a 59 anni

Moltissimi i messaggi di cordoglio: «Buon viaggio, commoventi i valori che hai dato ai nostri bimbi, mancherai tantissimo»

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LIVORNO. Viveva in funzione dei bambini. Quelli più poveri, le cui famiglie non avevano i soldi nemmeno per gli studi. Per aiutarli ha rinunciato a tutto, assistendoli amorevolmente insieme alla sua compagna, Roberta, con la quale aveva quattro figli. Decidendo di acquistare anche una casa in campagna a Orentano, in provincia di Pisa, dove far trascorrere loro ore di relax e pace a contatto con la natura. È proprio qui, purtroppo, che è morto il 16 novembre fa a 59 anni Riccardo Ripoli, il fondatore dell’associazione “Amici della Zizzi”. La onlus, attiva dal 1987, è stata creata in ricordo della madre scomparsa pochi mesi prima, professoressa nelle scuole livornesi e persona molto attiva nel sociale. Aiutare le famiglie meno fortunate della città era l’unico obiettivo della vita di Ripoli, che si era laureato in economia e commercio all’Università di Pisa, seguendo il percorso del padre commercialista, ma aveva poi deciso in seguito al tremendo lutto della mamma di dedicarsi solo ai “suoi” piccoli, per il quale era un secondo (se non un primo) padre. E che oggi lo piangono disperati.

L’associazione

Oltre mille i bambini che Ripoli e tutti i volontari dell’associazione da lui presieduta, e che ha sede in piazza Cavour, hanno assistito nel corso degli anni. Solo nell’ultimo sono stati 25. «Io sono con lui dall’inizio, dal 1987 – racconta Anna Maria Canini – e il suo impegno non si fermava mai, viveva in funzione dei bimbi, dedicando loro anima e fisico. Durante l’emergenza Covid abbiamo portare da mangiare a centinaia di famiglie ogni giorno, persone rimaste senza lavoro che non riuscivano nemmeno a mangiare. Lui voleva solo fare del bene, la sua morte è un’ingiustizia, ora andare avanti non sarà facile, ma dovremo farlo per lui, insieme alla compagna Roberta, che è nell’associazione fin dall’inizio». Il funerale del cinquantanovenne, che il 28 dicembre avrebbe festeggiato 60 anni, sarà celebrato martedì 19 novembre, alle 15, alla chiesa di Sant’Agostino, a cura delle onoranze funebri della Misericordia di Montelupo Fiorentino e dei colleghi livornesi di via Verdi che si occuperanno del trasporto del feretro.

«Fautore di bene»

A ricordare Ripoli anche l’ex consigliere comunale Marco Cannito, leader di “Città diversa”. «A nome mio e di “Città Diversa” esprimo a familiari, parenti e “Amici della Zizzi” il grave dolore per la scomparsa prematura di Riccardo, come grande persona e campione di accoglienza – le sue parole –. Ho avuto in altri tempi l'onore di dialogare con lui e di partecipare ad iniziative della Associazione da lui fondata. Negli ultimi anni sono stato impedito a partecipare alle iniziative per gravi problemi di salute di familiari, ma non ho mai perso i contatti per le informazioni che lui e l’associazione inviavano sistematicamente a me e a tanti altri che lo stimavano. Grazie, Riccardo, per il bene che hai fatto a tanti “piccoli”».

I ricordi

Innumerevoli i ricordi sui social. «Il 10 ottobre – scrive Silvia Carbone – ci siamo abbracciati un'ultima volta. Ma non lo sapevamo, non lo potevamo immaginare nemmeno lontanamente che sarebbe stata l'ultima. Vent’anni di stima, affetto, condivisione, risate, allegria, pesci e scherzi. La tua famiglia diventata nel tempo anche un po’ la mia, la nostra. Legàmi che resteranno solidi nel tempo». «Cinquantacinque anni insieme, dalle scuole fino agli “Amici della Zizzi” – aggiunge Patrizia Bizzi – in memoria della sua mamma che faceva del bene e ha tracciato la strada che Riccardo, con Roberta e tanti volontari, hanno fatto crescere. Accudire e amare un bambino per avere un adulto con sani principi morali. Aiutare genitori e bambini perché la disperazione del bisogno non pregiudichi il futuro. Amico mio, mi sembra di vederti davanti al Signore a parlare di progetti. Anche dall’Altrove troverai il modo di esserci. Noi andremo avanti tutti insieme, l’associazione va avanti e tu resti con noi in ogni cuore, ogni carezza, ogni spesa per chi passa un brutto momento, ogni sorriso che sboccia sul volto di un bambino accolto e amato». 

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