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Crociere, il porto di Livorno “vede” il milione di passeggeri

di Iacopo Simoncini

	Un momento del convegno
Un momento del convegno

Il presidente Guerrieri: «Le previsioni certificano a livello mondiale un incremento esponenziale»

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LIVORNO. Il futuro del settore crocieristico con uno sviluppo per i prossimi anni è stato al centro di un convegno svoltosi nella cornice della “Fortezza Vecchia”. L’iniziativa è stata promossa dall’Adsp del Mar Tirreno Settentrionale che ha affidato il relativo studio a “Risposte Turismo”. E i numeri emersi sono stati quanto mai interessanti, visto che si parla di un progressivo avvicinamento alla fatidica quota di un milione di passeggeri.

Chi c’era

Hanno partecipato a convegno il presidente dell’Adsp Mts Luciano Guerrieri, il Prefetto di Livorno, Giancarlo Dionisi, il sindaco di Livorno Luca Salvetti, il presidente Cciaa Maremma e Tirreno Riccardo Breda, il dirigente Claudio Capuano, Francesco Di Cesare (presidente Risposte e Turismo), Eleonora Celeghin (Analista Senior Risposte e Turismo) e Anthony La Salandra (direttore Risposte Turismo).

Intensificare le relazioni economiche, lavorare sull’accoglienza e valorizzare il potenziale. Queste sono state le parole chiave dell’iniziativa, nella quale sono state illustrate le previsioni sui dati di traffico e gli impatti economici generati dalla crocieristica e condotte riflessioni sulle azioni da sviluppare per migliorare il potenziale turistico della città.

L’analisi

«La crescita che il porto di Livorno ha conosciuto a partire dagli anni 2000 non è soltanto il frutto dell’espansione generale del fenomeno crocieristico, ma anche della sua gestione e dell’ottimo tempismo di realizzazione di alcuni investimenti che si sono rivelati fondamentali per lo sviluppo e l’affermazione del porto stesso, così come del suo traffico», ha spiegato Francesco Di Cesare, Presidente di Risposte Turismo, rimarcando come per il prossimo futuro il porto preveda di apportare delle modifiche importanti al proprio layout, andando a creare un’area appositamente dedicata alle crociere e ai crocieristi, e contribuendo così a spingere le compagnie di navigazione che ancora oggi non scalano Livorno a includere il porto nei propri itinerari. «Se da una parte – ha aggiunto Di Cesare – è vero che il porto di Livorno, per restare competitivo, necessita degli investimenti e miglioramenti già in programma, dall’altra è anche vero che, proprio per le sue caratteristiche strutturali (ad esempio la capacità di accogliere anche le navi più grandi), resta la principale porta della Toscana via mare, un vantaggio da continuare a sfruttare e da affiancare al lavoro da fare perché Livorno possa intercettare e accogliere una maggior quota di crocieristi in città».

Scenari

Prendendo a riferimento dieci variabili (numero passeggeri movimentati; numero accosti navi; passaparola favorevole sull’esperienza vissuta a Livorno da parte del crocierista; comunicazione dell’offerta territoriale; competitività e sicurezza nel mondo; appeal del Mediterraneo come tappa di riferimento per il traffico crocieristico; capacità di fornitura diretta alle navi; livello dell’offerta territoriale; concorrenza di altri porti; varietà delle tipologie di navi da crociera e peso di quelle luxury), Risposte Turismo arriva a indicare come l’impatto economico direttamente ascrivibile a Livorno possa salire, in tre anni, a oltre 30 milioni di euro, con un ipotizzato incremento del 50% sui valori del 2023. Si tratta di un dato cui la società di analisi perviene in considerazione del maggiore traffico crocieristico previsto (quantificabile nel 2026 in 850.000 movimenti passeggeri e 390 toccate) e ipotizzando un maggiore impatto locale generato dai cambiamenti – prevalentemente favorevoli – per ognuna delle variabili prese a riferimento, anche attraverso la realizzazione degli interventi suggeriti a proposito di accoglienza e valorizzazione del potenziale.

«Voglio sottolineare il valore della collaborazione che stiamo felicemente realizzando con Risposte Turismo – ha dichiarato il presidente dell’AdSP, Luciano Guerrieri – e lo studio, estremamente approfondito e realizzato con il coinvolgimento degli stakeholder e degli operatori, ci offre diversi spunti di analisi e riflessioni da sviluppare per migliorare l’accoglienza e la ricettività del porto di Livorno».

Lo scalo portuale labronico è un polmone occupazionale ed economico di grandissimo valore che nel settore crocieristico ha ampi margini di sviluppo: «Dopo la battuta d’arresto durante il periodo pandemico – ha aggiunto Guerrieri – lo scalo portuale livornese è cresciuto costantemente negli ultimi anni e oggi ha di fronte a sé ampie possibilità di crescita, in linea con le previsioni che per il prossimo triennio certificano a livello mondiale un incremento esponenziale del numero complessivo dei crocieristi. Le sfide da superare sono molteplici e richiedono un impegno corale e condiviso tra istituzioni e operatori, sia sul fronte del potenziamento infrastrutturale che su quello organizzativo e promozionale».

Porta d’Europa

Dello stesso avviso il prefetto di Livorno, Giancarlo Dionisi, che ha parlato di Livorno come di una delle porte principali non soltanto della Toscana ma anche dell’Italia e, per certi aspetti, dell’Europa: «Il porto – ha sottolineato – gode di una indubbia posizione strategica che va sfruttata al meglio e la città ha potenzialità turistiche incredibili. Occorre però lavorare di più sui servizi al turista mentre sul fronte infrastrutturale vedo che si stanno compiendo importanti passi in avanti sul fronte della modernizzazione delle banchine, del miglioramento dei collegamenti viari e ferroviari e della digitalizzazione».

Potenzialità e turismo

Il sindaco di Livorno, Luca Salvetti, ha invece rimarcato le peculiarità di una Livorno che si offre al turista come meta alternativa rispetto alle destinazioni delle città d’arte della Toscana: «Le crociere nel porto stanno crescendo, in particolare quelle di testa, con importanti ricadute anche per il territorio», ha dichiarato, sottolineando come l’ambito turistico Livorno-Collesalvetti-Capraia Isola sia quello che è cresciuto più di altri rispetto ai livelli del 2019: «La città – ha concluso il primo cittadino –  deve farsi trovare pronta ad accogliere le nuove sfide come un’opportunità di sviluppo intelligente e sostenibile. Le riflessioni sulle ricadute economiche della crocieristica non possono infatti essere svincolate da quelle sui danni potenziali causati dal cosiddetto overtourism».

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