Il Tirreno

Livorno

Il futuro del porto

Darsena Europa a lotti: «Primi piazzali nel 2025»

di Stefano Taglione

	Luciano Guerrieri  è il presidente dell’Autorità portuale del mar Tirreno settentrionale
Luciano Guerrieri  è il presidente dell’Autorità portuale del mar Tirreno settentrionale

Il presidente dell’Authority Guerrieri conferma l’apertura a step. «Ma l’uso a cui destinarli è tema delicato da decidere insieme»

17 ottobre 2024
3 MINUTI DI LETTURA





LIVORNO. L’obiettivo è inaugurare i primi piazzali fra un anno: almeno 80.000 metri quadrati di terreno, ora già livellato, da destinare ad area per lo scarico delle merci marittime. Quali? Prematuro dirlo: «È una questione molto delicata - spiega il presidente dell’Autorità di sistema portuale del mar Tirreno settentrionale, Luciano Guerrieri - che dovrà essere sciolta dalle nostre commissioni. Ieri (due giorni fa per chi legge ndr) una prima discussione è iniziata nell’organismo di partenariato della risorsa mare e nel giro di qualche mese la decisione verrà presa. Un uso transitorio delle opere già pronte sarà possibile, con l’obiettivo di incrementare i traffici del porto, ma il risultato finale non deve essere pregiudicato: parlo del futuro terminal dei container, la cui gara per l’assegnazione è prevista proprio fra un anno, in parallelo all’inaugurazione del primo lotto».

I lavori per la Darsena Europa procedono spediti: le aree a terra dove un anno fa c’era la vegetazione incolta ora sono state spianate e i dipendenti delle imprese aggiudicatarie - Sidra, Fincantieri, Sales e Fincosit - operano senza sosta con "dumper" e "caterpillar" per accelerare il cantiere. L’opera sta prendendo forma, come riconosciuto durante il sopralluogo congiunto di ieri pomeriggio dello stesso Guerrieri con il presidente della Regione, Eugenio Giani, che sotto la pioggia battente ha avuto parole di elogio per le future banchine che reputa al momento prioritarie, in Toscana, insieme al sottoattraversamento ferroviario di Firenze.

Attualmente sono stati spesi 24 milioni, ma la spesa pubblica preventivata è più elevata: 450 milioni (200 dallo Stato, 200 dalla Regione e 50 dal Cipe, il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile. Con la gara arriveranno poi le risorse del privato, che concluderà la piattaforma in cambio della concessione. Il bando è atteso fra un anno, anche se i tempi (come spesso accade in questi casi) potrebbero dilungarsi.L’inaugurazione a lotti, chiesta in una recente intervista al Tirreno dal viceministro alle Infrastrutture e ai trasporti Edoardo Rixi, «era qualcosa di già previsto», rimarca Guerrieri. «Abbiamo da tempo avviato i lavori sulla colmata - le sue parole - e il terreno è stato livellato. Parliamo di 33 ettari. Ora anticipiamo il terzo lotto, con la prima cassa di colmata. Abbiamo già speso 24 milioni e le imprese, il 7 ottobre scorso, hanno consegnato il progetto esecutivo. Adesso abbiamo davanti una verifica che durerà un mese e poi potremo approvare il piano definitivo per le opere a mare. Il progetto esecutivo raccoglie tutto quanto e ci darà la possibilità di iniziare a creare le nuove dighe e i dragaggi. Il viceministro, lo ripeto - ribadisce il presidente dell’Authority - ci ha chiesto qualcosa che era già stato ipotizzato: con lui siamo sulla stessa linea, dato che le opere previste come opzionali sono state attivate e l’obiettivo è disporre delle aree a terra il prima possibile».

I piazzali, e non le banchine, saranno le prime opere a disposizione. Perché gli accosti della Darsena Europa «potrebbe farli il privato, così come le opere accessorie quali le asfaltature e il posizionamento delle gru. Noi, la realizzazione dell’infrastruttura, la porteremo fino a un certo punto e poi la proseguirà l’aggiudicatario». I ro-ro (camion ad esempio o auto nuove da immatricolare ndr) sono un possibile utilizzo transitorio dei piazzali pronti subito, ma dovrà essere chiaramente ancora deciso. Fra l’altro, i rotabili, nella nuova piattaforma hanno un enorme spazio riservato nell’ultimo lotto, quello che verrà costruito alla fine. «Per i ro-ro - specifica Guerrieri - siamo il principale porto italiano e uno dei più importanti nel Mediterraneo. È chiaro che è un traffico che vogliamo ulteriormente consolidare, ma dobbiamo crescere nei container».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Sangue in Toscana
Il caso

San Casciano, uccisa a 55 anni nel suo negozio: il nipote bloccato dai carabinieri

Video

San Casciano Val di Pesa, il luogo del delitto: fermato il nipote della donna uccisa

Sportello legale