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Livorno, cane fugge e causa un incidente: padrone deve risarcire 130mila euro

di Francesco Turchi
Livorno, cane fugge e causa un incidente: padrone deve risarcire 130mila euro

Sedicenne cade dallo scooter per evitarlo e riporta fratture e lesioni

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LIVORNO. Passeggia con il suo cane al guinzaglio. Che improvvisamente sfugge al controllo del padrone e attraversa la strada. Proprio in quel momento arriva un ragazzo a bordo di uno scooter. Per evitare l’impatto con l’animale, sbanda e finisce per terra.

L’impatto con l’asfalto è violento, tanto che l’allora sedicenne riporta una serie di fratture scomposte e la rottura dei legamenti del ginocchio.

Sei anni dopo, il Tribunale di Livorno ha condannato il padrone dell’Australian Shepherd a pagare un risarcimento di 118mila euro allo scooterista (oltre a 14mila di spese legali).

Soldi che dovrà sborsare di tasca propria e che poi potrà eventualmente provare a recuperare facendo causa alla compagnia assicurativa, che in questa fase è stata estromessa dal giudizio: «Non risultando dimostrata la dinamica del sinistro così come descritta da parte attrice – scrive il giudice nella sentenza – la domanda di manleva formulata dal convenuto nei confronti della compagnia assicurativa, non può trovare accoglimento».

In sostanza, scooterista e padrone del cane hanno fornito la stessa versione dell’incidente, ma non ci sono ulteriori testimonianze ed evidenze che garantiscano la certezza che il sinistro sia stato causato dal cane di grossa taglia: «Infatti i danni materiali, come riconosciuto pacificamente da tutte le parti del giudizio - si legge ancora nella sentenza - sono danni da scarrocciamento, compatibili quindi anche con una caduta accidentale da parte dell’attore».

L’incidente risale alla sera del 22 ottobre 2018. Siamo in via dello Stillo a Collinaia, intorno alle 20, 30. Accade tutto in pochi istanti.

L’animale riesce a sfuggire al controllo, forse per inseguire un gatto; il padrone lo insegue ma non riesce a riacchiapparlo. Il cane attraversa la strada, arriva il ragazzo in sella allo scooter del padre, che perde il controllo del ciclomotore e cade malamente.

Il padrone dell’Australian Shepherd è il primo a prestare soccorso, subito dopo arriva anche il padre del ferito, anche lui sentito in Tribunale: «Non so se il padrone avesse al braccio il guinzaglio o qualche altro oggetto che potesse richiamare la presenza di un cane, non ci ho fatto caso: ero tutto preso dall’attesa dell’ambulanza».

Per lo scooterista inizia il calvario, tra interventi chirurgici e una lunga fase di riabilitazione, che il consulente nominato dal Tribunale quantifica in 9 mesi di “pregiudizio biologico temporaneo”: 60 giorni a tasso totale, altrettanti al 75%, poi tre mesi al 50% e altri 60 giorni al 25%, con un’invalidità psico-fisica permanente del 21%.

Un quadro che porta a una valutazione complessiva del danno (interessi compresi) di 118mila euro; una somma alla quale vanno aggiunti i quattordicimila euro per le spese legali, sempre a carico del proprietario del cane, riconosciuto come responsabile del sinistro nella sentenza di primo grado, nella quale il giudice rigetta la sua domanda di manleva nei confronti della compagnia assicurativa. 


 

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