Livorno, lo storico bar Ughi (il preferito da Max Allegri) cambia gestione e abbandona il nome
Rimarranno due storiche dipendenti, così come l’identità del locale
LIVORNO. Chiudersi quella porta alle spalle per l’ultima volta non è stato facile, per i soci Paolo Cresci e Andrea Bargellini. Perché 55 anni alla guida di un’impresa come quella sono tanti. Ma alla fine per loro era necessario un cambiamento. Cioè la pensione. E così, dopo un’operazione di compravendita seguita per i venditori dall’immobiliare Favati, si è arrivati al dunque. Il bar Ughi passa di mano.
A insediarsi sono degli imprenditori cinesi, che inaugureranno il nuovo locale sabato. Il nome cambierà, ma rimarranno due storiche dipendenti, così come l’identità del locale. Del resto quel bar è stato il cuore pulsante di Coteto. E, oltre che essere il “rifugio” del mister Massimiliano Allegri quando torna nella sua Livorno, è sempre stato uno spazio al di là della semplice caffetteria. È stato un luogo di socializzazione e di ritrovo per Coteto, ma non solo. Qui arrivano in tanti dai vicini quartieri di Colline e Salviano. Ma i confini, vanno pure oltre. Non solo appuntamento mattutino, ma anche nelle ore pomeridiane. Se non piove, i tavolini e le sedie sul marciapiede hanno sempre rappresentato la tappa finale di chi vuole fare due chiacchiere. Ogni argomento è buono. A
nche se lo sport rappresenta una parte importante e il mondo dell’ippica una bella fetta di esso. Ma, si sa, il tempo passa e il mondo cambia. E anche per lo storico bar Ughi è arrivato il momento di voltare pagina. Con un bel bagaglio di nostalgia consapevoli di aver scritto un pezzetto di storia di Coteto.
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