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All’Autorità portuale di Livorno 1,5 milioni di euro: così sarà aumentato il livello di sicurezza informatica

di Maurizio Campogiani

	Lo scalo visto dall'alto (foto di archivio)
Lo scalo visto dall'alto (foto di archivio)

L’Authority labronica è tra le amministrazioni pubbliche che potranno fruire di un finanziamento per 50 milioni di euro complessivamente: ecco per cosa saranno utilizzati

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LIVORNO. Un milione e mezzo di euro. È la cifra assegnata all’Autorità Portuale del Mar Tirreno Settentrionale dall’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale. Il finanziamento servirà ad accrescere ulteriormente il livello di sicurezza informatica dell’ente. L’informativa è arrivata direttamente da palazzo Roscigno. L’Authority è riuscita a entrare tra le pubbliche amministrazioni che potranno fruire di un finanziamento di 50 milioni di euro complessivi ricavato dai fondi del Pnrr. Il progetto messo in cantiere dall’Autorità Portuale, che ha un costo di 2 milioni e mezzo di euro, ha come obiettivo quello di migliorare le attività di monitoraggio e di gestione delle procedure di intervento in caso di incidenti di sicurezza informatica.

Come funziona

«L’assegnazione del finanziamento – spiega il segretario generale dell’ente, Matteo Paroli – dimostra il livello di professionalità raggiunto dalla nostra istituzione. Diversi i risultati raggiunti in questo campo, a cominciare dall’istituzione, a settembre del 2021, dello Sportello Unico Amministrativo, per finire con l’automatizzazione delle istruttorie per la comunicazione della lista dei dipendenti avviati ai turni di lavoro in porto e per la presentazione delle istanze di autorizzazione allo svolgimento delle operazioni e dei servizi portuali. Nel mezzo, il rafforzamento di due software di importanza strategica per l’AdSP: Monica, un sistema che riesce a monitorare in tempo reale l’ingresso e l’uscita delle navi con una precisione assolutamente certificata, e il Tuscan Port Community System (Tpcs), uno strumento che consente oggi ai porti di liberare in modo efficiente le merci in sbarco, riducendo del 95% i tempi di ritiro di un container (da 40 a due minuti)».

Il punto di Paroli

«L’Adsp di Livorno – prosegue Paroli – è oggi un’eccellenza in questo settore e lo dimostra il fatto che il nostro Tpcs è considerato a livello nazionale un modello talmente avanzato da essere stato messo a disposizione dei porti di altre due Adsp, quella del Mar di Sardegna e quella del Mar Tirreno Centrale». «Dopo aver ulteriormente implementato il SuA – conclude il segretario generale dell’ente portuale – la prossima sfida da vincere è quella della cybersecurity. Su questo fronte ci siamo dotati da tempo di una struttura informatica estremamente efficiente, che è riuscita a sventare nel corso degli anni non pochi attacchi cyber. Chiaramente, non possiamo abbassare la guardia: gli investimenti nella digitalizzazione sono ormai un elemento cardine del Codice degli appalti e con questo finanziamento puntiamo a potenziare ulteriormente le strategie di mitigazione delle minacce informatiche».

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