Allucinogeni in Toscana: a Livorno l'elicottero dei carabinieri in volo dalla notte
La città di sveglia con "Fiamm01", l’occhio dall’alto delle pattuglie del nucleo investigativo. Ecco i reparti dell'Arma che hanno collaborato alla maxi-operazione anti-droga
LIVORNO. Per ore è stato “l’occhio” dall’alto delle pattuglie. Mentre i carabinieri del nucleo investigativo – supportati, per l’occasione, da tutte le Compagnie labroniche, dalle altre territorialmente competenti sui territori dove si è operato, dal Sesto battaglione “Toscana”, dalle squadre operative di supporto giunte da Firenze e dal nucleo cinofili del capoluogo toscano – davano esecuzione alle 15 misure di custodia cautelare nell’ambito dell’ordinanza firmata dal giudice per le indagini preliminari Antonio Del Forno, l’elicottero dell’Arma volava sopra la città, con alcuni cittadini svegliati dal rumore delle eliche e altri, già svegli, incuriositi da questa novità (capita comunque che il mezzo aereo di stanza a Pisa effettui dei servizi qui).
È passato sopra tutta la città, e non solo, mano a mano che i militari si muovevano per notificare gli atti del procedimento penale alle persone coinvolte – otto delle quali arrestate (sette in carcere e una ai domiciliari), cinque punite con l’obbligo di dimora a Livorno e due non ancora rintracciate – l’elicottero cambiava zona, passando ad esempio da piazza della Repubblica ai quartieri nord. Fino ad arrivare a Quercianella e a Castiglioncello, dove vivono rispettivamente il sessantasettenne Bruno Bugliesi e il trentottenne imprenditore Bernardo Bartoletti, ora nel carcere delle Sughere. «Mi hanno detto che seguivano una persona scappata con il braccialetto elettronico, ma poi l’hanno ripresa», dice un barista commentando la presenza dell’elicottero. Dopo meno di due ore, a seguito della notizia pubblicata sul sito del Tirreno, ieri mattina i primi livornesi hanno intuito il motivo di così tanto trambusto, un rumore amplificato dal fatto che in alcuni momenti “Fiamm01” – questo il nome in codice del mezzo aereo di stanza all’aeroporto “Galileo Galilei” di Pisa del quarto nucleo elicotteri dell’Arma – volasse anche a bassa quota.