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Livorno, muore a 43 anni in un appartamento con una donna: «Faceva un massaggio»

di Stefano Taglione

	Il luogo della tragedia
Il luogo della tragedia

Il ritrovamento a Stagno: immediato l’intervento dei soccorritori che hanno fatto di tutto per salvare la vita all’uomo utilizzando anche defibrillatore

31 agosto 2024
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COLLESALVETTI. È morto in un appartamento, forse a causa di un infarto. Tragedia al secondo piano di uno stabile lungo l’Aurelia, a Stagno, nel pomeriggio di sabato 31 agosto, dove un uomo di 43 anni ha perso la vita. Siamo al numero civico 134/A, secondo piano, interno 22, al termine di un lungo corridoio pieno di ufficio. Un’abitazione, adibita anch’essa a spazio commerciale, che non è di proprietà della vittima.

I soccorsi

Il dramma attorno alle 17,30, con l’immediato intervento dei soccorritori che hanno fatto di tutto per salvargli la vita, utilizzando anche il defibrillatore. Sul posto, per i soccorsi, sono intervenuti i volontari della Croce rossa italiana, seguiti dall’automedica dell’Asl Toscana nord ovest con bordo il medico e l’infermiere del 118. Purtroppo ogni tentativo di rianimarlo è stato vano e, dopo diverse decine di minuti, la dottoressa ne ha dichiarato il decesso. 

Le indagini

Sul posto, per le indagini, sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Livorno, che hanno parlato con una donna (straniera, secondo una prima ricostruzione) che si trovava insieme alla vittima. Sulla porta dell’appartamento c’è scritto “L.G.” e un foglio con riportata un’affiliazione a un’associazione, anche se non è chiaro se si riferisca all’attuale affittuario dell’immobile o a uno precedente. L’appartamento, secondo quanto appurato, è stato comunque preso in affitto, all’interno di uno stabile pieno di uffici. Attorno alle 19 è poi sopraggiunto il medico legale: stando a una prima ricostruzione l’uomo sarebbe appunto morto per un infarto improvviso e gli inquirenti, al momento, non stanno valutando nessun’altra ipotesi.

La testimonianza 

Massimo Massaini, libero professionista con un ufficio nello stabile, è rimasto sotto choc: «Ho visto i soccorritori mentre facevano il massaggio cardiaco a quell’uomo, ma purtroppo non sono riusciti a salvarlo». «Stava facendo un massaggio», spiega invece la dipendente di un bar che si trova proprio sotto al palazzo in questione, accanto alla sala scommesse dell’Admiral Club, anche se quell’appartamento non figurerebbe come un centro massaggi, ma ufficialmente un ufficio.

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