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Cristina Grieco nominata provveditora di Livorno: «Felice di tornare, edilizia e calo demografico le sfide»

di Martina Trivigno
Cristina Grieco nominata provveditora di Livorno: «Felice di tornare, edilizia e calo demografico le sfide»<br type="_moz" />

Prima dirigente scolastica del “Vespucci-Colombo” e del “Cecioni”, poi assessora regionale all’Istruzione, consigliera dell’ex ministro Patrizio Bianchi e, dall’agosto 2022, anche presidente di Indire

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LIVORNO. Prima dirigente scolastica del “Vespucci-Colombo” e del “Cecioni”, poi assessora regionale all’Istruzione, consigliera dell’ex ministro Patrizio Bianchi e, dall’agosto 2022, anche presidente di Indire, l’Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa. Ora Cristina Grieco, 59 anni, torna a casa, nella sua Livorno. E lo farà da dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale. In altre parole ricoprirà l’incarico di provveditora e prenderà il posto di Andrea Simonetti, fino a ora reggente a Livorno che resterà dirigente a Pisa.

Con un decreto firmato dal direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale della Toscana, Ernesto Pellecchia, è stato affidato a Grieco «l’incarico dirigenziale non generale di titolarità, triennale, relativo all’Ufficio VIII – Ambito territoriale di Livorno a decorrere dal 1° ottobre». Queste alcune delle motivazioni: «Assume evidenza il rilevante incarico di presidente di Indire, ente di ricerca vigilato dal ministero dell’Istruzione e del Merito, avente compiti di sostegno ai processi di miglioramento e innovazione educativa, di formazione in servizio del personale della scuola, di documentazione e ricerca didattica».

Ci siamo: è pronta a tornare a casa?

«Sì. Sto aspettando la nomina del commissario straordinario di Indire perché fino a quel momento resto la reggente dell’Istituto, ma poi tornerò a Livorno e dal 1° ottobre ricoprirò l’incarico di dirigente».

Cosa porta con sé delle sue esperienze passate?

«Vengo dall’esperienza con Indire che è stata molto importante sul fronte dell’innovazione e del sostegno alle scuole. È stato un periodo denso di attività con i ricercatori e le ricercatrici dell’Istituto. Un percorso di respiro nazionale, ma ho risposto volentieri al bando dell’Ufficio scolastico regionale della Toscana portando il mio bagaglio di esperienze sul mondo della scuola e, più in generale, sull’educazione dei giovani».

L’Ufficio VIII – Ambito territoriale di Livorno fino a ora aveva un reggente, adesso con lei avrà di nuovo un “titolare”: cosa ne pensa?

«Sono molto contenta che l’amministrazione centrale, preso atto del posto scoperto, abbia autorizzato il conferimento di un incarico dirigenziale fino a ora coperto da un reggente. E l’8 agosto è stato pubblicato il bando ed io sono stata individuata come dirigente».

Quali sfide attendono adesso le scuole livornesi?

«Sfide vecchie e nuove. Da un lato c’è il problema dell’edilizia scolastica e l’obiettivo è quello di riuscire a garantire le soluzioni migliori per consentire agli studenti di scegliere gli istituti scolastici che vogliono frequentare. Aspetti che devono essere calibrati con gli organici e per farlo nel modo giusto è fondamentale collaborare con gli enti proprietari».

E quali sono invece le nuove?

«Dobbiamo fare i conti con il calo demografico e, di conseguenza, con la diminuzione delle iscrizioni di cui già risente il primo ciclo di istruzione, ma presto si avvertirà anche nel secondo. Dobbiamo accompagnare la scuola in questo percorso pieno di cambiamenti e novità».

Come lo farà?

«In continuità con quello che è stato fatto negli ultimi anni dal collega Simonetti con cui la collaborazione proseguirà, essendo nella vicina Pisa. E lo stesso vale con gli enti proprietari».

Qual è lo stato d’animo?

«C’è grande entusiasmo. E io non vedo l’ora di lavorare con i dirigenti scolastici che conosco».


 

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