Il Tirreno

LIVORNO. Al fast food del pollo c’è chi ordina e chi mangia, chi aspetta e chi chiacchiera. E mentre di sera dall’altra parte della galleria i clienti sorseggiano il caffè seduti ai tavoli del fu bar Dolli ora pasticceria Gonnelli, nel fondo lato Pieroni c’è chi si fa i capelli. Lì di fronte, intanto, gli operai cominciano a portare gli attrezzi da lavoro negli spazi ex Unicredit con vista via Cogorano. Ed è così che, dopo cinque anni di deserto, tornano ad accendersi le luci in piazza Grande. «Siamo contenti. Anche per la città. Perché vedere le saracinesche abbassate non è un bel biglietto da visita». Poche parole, quelle di Roberto Petroni, a capo della società immobiliare proprietaria di un Palazzo, il Grande, il cui pian terreno è tornato a essere pieno di vita. Il tutto in attesa che nell’ex cinema parta il progetto del cosiddetto Big, anche quello targato Simone Gonnelli, nelle sale dell’ex cinema. Ma andiamo con ordine.

Le chiusure

È il 2019 quando lo scintillio di insegne luminose lascia il posto al silenzio. Chiudono in sequenza il Dolli e il McDonald’s. Il multisala al piano di sopra, invece, aveva già appeso il proiettore al chiodo qualche anno prima, lasciando la piazza orfana di un’istituzione. E da quando Unicredit si è trasferita, resta vuoto anche il maxi fondo che affaccia su via Cogorano. Ecco che il Palazzo diventa semi deserto e, lato piazza Grande, preda del degrado. Con segnalazioni di spaccio in galleria, vandalismi sparsi e bivacchi sulle scale che un tempo portavano al cinema. Lato piazza Municipio, invece, le cose vanno meglio, dato che l’edificio è tenuto in vita dai due bar presenti. Ma negli anni, via via, c’è chi ci ha provato a investirci, sul Palazzo Grande. Al posto del Dolli per un periodo c’è stato il Surfer Joe, per esempio.

Le nuove attività

Chiuso anche quello, è arrivato di nuovo il Dolli: stesso nome ma diversa gestione. Poi anche il Dolli 2, dopo qualche mese di attività, ha tolto le insegne lasciando le vetrine alla G di Gonnelli, che ha inaugurato qui – nel luglio scorso – la pasticceria che porta il suo nome. La storia del fondo dall’altra parte della strada è meno articolata. Da quando il McDonald’s ha chiuso bottega per trasferire la baracca al Levante, infatti, in quello spazio non si è più visto nessuno. Ma quest’anno ecco del movimento. Ecco che le vetrate mezze sfondate lasciano spazio alla carta, prima, e all’insegna bianca e rossa del Kentucky Fried Chicken, dopo. Con tanto di luminosa scritta ammiccante che recita “Hallo Livorno”. Di gente, in effetti, attorno al fast food del pollo fritto di sera ce ne sta gravitando abbastanza. Tornando alla conta dei fondi, nel marzo scorso si è riempito anche quello lato via Pieroni, dove ha aperto il Salone di Livorno by Raffaele Silvestro. E anche nel gigantesco fondo lato via Cogorano c’è movimento. Qui è infatti in corso la ristrutturazione dei locali di cui si sta occupando la Porto 2000. L’obiettivo è trasformare l’ex banca Unicredit in un hub per accogliere i crocieristi. «L’obiettivo resta quello di aprire entro fine anno – spiega il presidente della Porto 2000 Matteo Savelli – per poi andare a regime con la prossima stagione (crocieristica, ndr)».

Il futuro

Ed entro fine anno dovrebbe essere inaugurato anche il Big. Sempre che sia la volta buona, visti gli svariati rinvii. Si tratta del progetto portato avanti da Simone Gonnelli, Leonardo Marradini e Michele Bardi che consiste nel realizzare una struttura ibrida un po’ sala concerti e un po’ discoteca. Con angoli food e spazi espositivi. Così da fare rivivere anche il primo piano di un Palazzo che vuol tornare cuore pulsante del centro cittadino.

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