Livorno, vigile preso a pugni sul viale Italia: «Danni anche all’auto di servizio»
Durante il caos fuori dal Kalypso club, sul lungomare, strappato il tergicristalli posteriore della pattuglia. L’agente ferito dimesso con due giorni di prognosi: si cercano testimonianze video. Polizia municipale al lavoro per stabilire le ipotesi di reato
LIVORNO. Nel caos fuori dal discopub, durante il quale un vigile sarebbe stato colpito con un pugno, è stata danneggiata pure un’auto della polizia municipale. Il tergicristalli posteriore strappato, in base alle prime relazioni di servizio, si aggiunge alle conseguenze dell’alterco che ha visto protagonista Daniele Fabbrizi, dipendente del Kalypso club di viale Italia che attorno alle 2 della notte fra sabato e domenica scorsi avrebbe colpito con un pugno un agente sopraggiunto insieme a cinque colleghi per verificare il volume della musica nel locale dopo alcune lamentele da parte dei residenti.
Indagini in corso
Il vigile è stato medicato al pronto soccorso e dimesso con due giorni di prognosi. Sta bene e ora, a causa dell’aggressione, Fabbrizi rischia una denuncia per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, ancora comunque non formalizzata. I colleghi dell’agente sono al lavoro per ricostruire nel dettaglio quanto accaduto, dato che devono ancora essere acquisite le immagini delle telecamere del discopub, non ancora messe a disposizione per problemi tecnici. Da lunedì 26 agosto, inoltre, il personale delle sezioni specializzate di polizia giudiziaria di piazza del Municipio ha iniziato ad ascoltare i testimoni oculari, mentre nei prossimi giorni sarà convocato con ogni probabilità anche Fabbrizi, che al Tirreno ha spiegato di aver reagito «a una provocazione». «Mi hanno svuotato il locale, c’erano 300 persone dentro – le sue parole – e nel mentre è scoppiato un casino, ho dovuto tenere a bada un sacco di persone che avrebbero voluto ribellarsi. Due donne sono pure venute alle mani (una è stata portata in ospedale con un’ambulanza ndr) e a un certo punto uno dei vigili mi ha chiamato “Rambo”. È a quel punto che mi sono arrabbiato e sono stato pure spinto. In ogni caso, la confusione è successa fuori. Dentro non è accaduto niente, c’erano anche dei bambini a ballare con i loro genitori, era una serata tranquilla fino a quel momento. Io per altro ho la licenza per stare con la musica accesa fino alle 4». Fabbrizi, fin dal primo momento, ha sempre sottolineato di «non aver picchiato nessuno», ma «di aver tirato» al vigile «una botta dopo essere stato spinto». Una versione, la sua, che è al vaglio degli inquirenti: fondamentali per appurare i fatti saranno le immagini delle telecamere, che saranno visionate nei prossimi giorni. Quelle pubbliche, purtroppo, lì non ci sono, quindi bisognerà fare affidamento solo su quelle installate dai privati, eventualmente (se ve ne sono) cercandole pure nelle attività vicine. Il dipendente del locale, che è intestato a una sua familiare, sempre al nostro giornale ha rivelato «di avere 200 testimoni che hanno visto tutto» e che potranno dunque confermare la sua ricostruzione del caotico fine serata.
Un ubriaco sanzionato
Durante i disordini scoppiati fuori dal Kalypso – dove si stava concludendo l’esibizione del deejay Giò Rombolini, per l’occasione con il maestro Lusiano – la municipale ha anche sanzionato una persona per ubriachezza. «Chiunque, in un luogo pubblico o aperto al pubblico – si legge nell’articolo 688 del codice penale, con il reato che tuttavia è stata depenalizzato – è colto in stato di manifesta ubriachezza è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da 51 e 309 euro». In quei concitati momenti è scoppiata pure una lite fra due donne, una delle quali (sui 40 anni) trasferita al pronto soccorso da un’ambulanza della Svs di via San Giovanni. Mentre Fabbrizi, che sostiene di aver bloccato la folla inferocita che voleva aggredire i vigili, dopo l’episodio contestato è stato portato via da alcuni avventori del locale. Questura allertata Sulla vicenda nessuna dichiarazione dal comando di piazza del Municipio, con la comandante facente funzione Rossella Del Forno, anche perché ancora non è stata inviata alcuna informativa in procura, né sono state iscritte persone nel registro degli indagati. In ogni caso, per eventuali decisioni da parte della polizia amministrativa verso il locale, è stata allertata la questura. Il sindaco Luca Salvetti, al Tirreno, ha definito l’accaduto «assurdo, inconcepibile, inaccettabile». «Non è possibile che qualcuno reagisca in questo modo verso la municipale che era lì a fare il proprio lavoro ed è un episodio che va condannato pienamente».