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Rischio alluvione, lettera dal Comune a 7.800 famiglie livornesi: «Così riduciamo eventuali emergenze»

di Flavio Lombardi
Rischio alluvione, lettera dal Comune a 7.800 famiglie livornesi: «Così riduciamo eventuali emergenze»

È indirizzata a chi risiede in zone sensibili a livello idrogeologico. Sarà possibile anche scaricare una App. All’interno un questionario per capire situazioni di fragilità

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LIVORNO. Una lettera a nome del sindaco da recapitare a 7.800 nuclei familiari che risiedono in zone individuate come medio e alto rischio idrogeologico. Da oggi, in pochi giorni, i destinatari potranno consultare sul sito (www.comune.livorno.it/aree-tematiche/protezione-civile), o entrare nella app “cittadino informato” scaricabile gratuitamente sia su Google play che su Apple store. Una volta effettuato l’accesso, un menù con tante voci e una sorta di piantina intuitiva che varia il colore a seconda delle zone della città, per dare immediata mappatura all’utente e capire quanto sia alto l’indice di pericolo del punto in cui abita, in casi in cui si andranno ad innescare i sistemi di allerta meteo. Nella lettera, ci sarà anche un questionario da riempire e restituire per Pec, per posta semplice o a mano all’ufficio relazioni con il pubblico, che rende all’amministrazione informazioni preziose a individuare eventuali situazioni di maggiore fragilità e poter intervenire così con delle priorità in caso di soccorsi. Riguardano anziani, chi ha familiari con limitate capacità psicofisiche, o più semplicemente, impossibilità di accedere a piani alti, di ricevere aiuto dai vicini, di allontanarsi durante l’evento. A volte possono riscontrarsi, sommate, più di una di queste ragioni.

Tutto questo è stato spiegato dal sindaco Luca Salvetti, accompagnato dal dirigente della protezione civile, Lorenzo Lazzerini e da uno dei suoi più stretti collaboratori, Jacopo Tamberi. A poco più di due settimane dall’anniversario del più tragico evento per la città si tratta di un segnale concreto. Anche perché a parte il 2017, anche lo scorso 2 novembre ha destato qualche preoccupazione, rimasta fortunatamente sotto i livelli di guardia. Anche grazie -spiegano dal Comune- ai tanti lavori di messa in sicurezza idraulica già compiuti, e una prevenzione ed informazione al cittadino. Come alle villette in zona Stillo. Punti della città dove ancora le grandi opere sono in corso. E sulle quali, non prima di tre anni avremo messo la parola fine con lo stombamento (ultimo lotto in agenda con fondi statali) del rio Maggiore all’interno dell’Accademia.

Su questo argomento, l’anticipazione che il 30 agosto l’assessore ai lavori pubblici Federico Mirabelli ha in calendario un sopralluogo sui cantieri aperti con gli ingegneri del Genio Civile.

«Lo sforzo, in questa fase - ha dichiarato Salvetti -, è mirato a focalizzare le questioni che riguardano la protezione civile. Da una parte i lavori con i fondi della Regione, e quello in previsione al massimo per il 2025, sul ponte di Quercianella e l’intervento di suo rifacimento per essere più sicuri. Finanziato nel programma triennale dei lavori pubblici. Il pensiero di avvisare tutti, per dare un contributo alla sensibilizzazione, sentirsi tutti più coinvolti, amministratori e cittadini, per avvicinarsi al rischio zero, ma intanto avere consapevolezza del rischio stesso».

Lazzerini, a capo dell’attuale modello Livorno , ricorda le collaborazioni in atto con tutte le associazioni di volontariato, ma in questo caso specifico, con 118 e servizi sociali del comune. «Recepire il codice di auto protezione è fondamentale e deve essere letto per sapere cosa fare in certi casi. Ma rispondere al questionario serve. Perché la signora Gina, che vive sola e cammina magari male, possa essere eventualmente raggiunta con rapidità, anticipo e totale sicurezza per tutti». l


 

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