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Il caso

In casa armi, soldi (tanti) e anabolizzanti: chi è il commerciante livornese di 47 anni arrestato

di Claudia Guarino

	Anabolizzanti e soldi sequestrati
Anabolizzanti e soldi sequestrati

Collesalvetti: nascosti in soffitta 250mila euro, in carcere è finito anche un ventenne

19 giugno 2024
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LIVORNO. L’osservazione dei movimenti e quella delle frequentazioni considerate «particolari». Ecco le piste che hanno condotto i carabinieri a perquisire una villetta di Collesalvetti trovandoci dentro due pistole, parecchi anabolizzanti, qualche grammo di marijuana e, nascosti nelle borse depositate in soffitta, 250mila euro in contanti. Per questo, con le accuse di detenzione a fine di spaccio di sostanze anabolizzanti e detenzione di armi, che i militari hanno arrestato – in flagranza di reato – il 47enne commerciante colligiano Luigi Ricci e il ventenne di origini tunisine Ala Eddine Yahyaoui. Per entrambi gli uomini il giudice ha convalidato l’arresto confermando la misura della custodia cautelare in carcere.

Le indagini

È successo tutto qualche giorno fa quando i carabinieri della Compagnia di Cecina, in collaborazione con quelli della Compagnia di Livorno, hanno eseguito alcune perquisizioni in casa di Ricci. Questo perché i movimenti compiuti da lui e dal ventenne avevano destato alcuni dubbi nei militari sul tipo di attività che i due potessero svolgere per sostentarsi. A ciò si sono aggiunte frequentazioni che i militari hanno considerato particolari. Dunque, sulla base anche di questi elementi, ecco la perquisizione domiciliare.

La perquisizione

Nel comodino di una camera da letto della villetta, in particolare, i carabinieri hanno trovato della marijuana, mentre sopra l’armadio di un’altra camera c’era una pistola a salve, tipo quella usata dalle forze dell’ordine, modificata e privata del tappo rosso, con un bossolo incastrato nell’otturatore e il caricatore inserito. In un cassetto del soggiorno, inoltre, è stata trovata una pistola a tamburo calibro 22, di marca Volcanic, priva di matricola. È poi spuntato un grande quantitativo di medicinali cosiddetti anabolizzanti che – fanno sapere i carabinieri – sono classificati come sostanze stupefacenti e, quindi, sono vietati. E nella soffitta, raggiungibile con una scala a scomparsa attraverso una botola, i carabinieri hanno trovato parecchi contanti.

L’arresto

Nascosti in un borsone e due valigie c’erano poco più di 250mila euro. Una somma di denaro, questa, che i carabinieri hanno ritenuto connessa al commercio delle sostanze e che è stata sottoposta a sequestro preventivo ai fini della confisca. I due uomini, d’altra parte, sono stati arrestati in flagranza di reato e portati alle Sughere. Nel corso dell’udienza in tribunale il giudice ha poi convalidato l’arresto confermando per entrambi la misura della custodia cautelare nel carcere. 


 

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