Tromba d'aria a Rosignano, crolla la tensostruttura dei Canottieri: gravi maestro di tennis e un allievo - Video
Ferito in modo lieve anche un altro giocatore. Pino si abbatte su un’auto, giovane finisce in ospedale. Le testimonianze
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ROSIGNANO. Pini abbattuti, tetti scoperchiati, la struttura geodetica del circolo Canottieri strappata dai cardini. Finestre delle abitazioni portate via dal vento, stanze colme di vetri e giardini pieni di tegole. Un vortice di vento ha devastato almeno cinque palazzoni lungo via Veneto, distruggendo anche il “pallone”, come tutti chiamano la struttura al coperto che, ai Canottieri, ospita i campi da tennis. Decine i pini caduti su via Veneto e via Oberdan Chiesa, che conduce appunto al circolo Canottieri.
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L’inferno si è scatenato alle 8.40 di ieri sera. Una tromba d’aria inarrestabile, arrivata dal mare, ha devastato l’area del Lillatro. Sette i feriti, dei quali due gravi. Si tratta di Enrico Rustichelli, maestro di tennis ai Canottieri, e dell’allievo che stava giocando con lui, Massimo Giannellini. I due sono stati portati al pronto soccorso di Livorno. Ferita anche una 24enne che è stata sorpresa dal vortice di vento mentre stava parcheggiando davanti a casa, in via Vittorio Veneto. La sua auto è rimasta schiacciata sotto un pino, abbattuto dalla tromba d’aria. La ragazza, sotto choc, è stata trasferita all’ospedale di Cecina, dove è stata portata anche una residente di via Agostini, ferita a un braccio da una tegola piovuta dal cielo a causa del vortice di vento.
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«L’ho vista arrivare mentre ero nella sala del ristorante - racconta Amedeo Marsili, uno dei camerieri dei Canottieri -. In sala c’erano venticinque persone. Mi sono accorto che oltre la vetrata lato mare si stava formando come un vortice pieno di acqua».
Marsili e gli altri camerieri hanno cominciato ad urlare, dicendo ai clienti di spostarsi all’interno del ristorante. «Ha distrutto le vetrate - spiega Franklin Carrillo - in un attimo. Tutti sono scappati e per fortuna non ci sono stati feriti. Ma la struttura è danneggiata, il vento ha portato via anche le coperture nella parte anteriore del ristorante, quella sul versante dell’ingresso del circolo».
La tromba d’aria, nel suo percorso di devastazione, ha “ingoiato” la tensostruttura dello stabilimento, rasa al suolo. In quel momento sono rimasti feriti Rustichelli e Giannellini, colpiti da alcuni tiranti della struttura.
Senza parole Elio Ripoli, presidente dei Canottieri: «Il pallone non esiste più, e poi la tromba d’aria ha distrutto anche alcune paratie in ferro. Ci sono due feriti e danni di grossa entità».
Il vortice di vento ha proseguito il suo percorso verso terra. In pochi secondi la tromba d’aria ha abbattuto i pini ai lati di via Oberdan Chiesa, di fatto isolando il circolo Canottieri. E poi ha scaricato la sua potenza su via Vittorio Veneto, via Carducci, via Agostini.
«Almeno sette - spiega il sindaco Daniele Donati - i palazzi danneggiati». Considerando che ogni edificio ospita quattro appartamenti, le famiglie coinvolte sono una ventina. Non tutti i palazzoni, per fortuna, sono stati danneggiati in modo pesante da essere dichiarati inagibili. «Alcuni proprietari - dice il sindaco - possono restare nelle loro case, altri hanno trovato una sistemazione da parenti o amici».
Nella notte, il sindaco e i vigili del fuoco hanno effettuato una ricognizione dei singoli palazzoni danneggiati. «Buona parte dei residenti - dice Donati - sono potuti restare all’interno delle abitazioni, magari ai piani inferiori».
Per eventuali persone evacuate è stato comunque allestita la struttura di protezione civile all’interno della palestra Picchi, al Lillatro.
La tromba d’aria ha anche danneggiato l’impianto di illuminazione pubblica, lasciando al buio l’area del Lillatro e rendendo particolarmente difficili i soccorsi da parte di vigili del fuoco, pubblica assistenza e protezione civile. —
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