Il Tirreno

Livorno

il lutto 

Addio Catia Faiani dolce collega e amica amata da tutti a Palazzo Civico

Rosanna Carlini
Addio Catia Faiani dolce collega e amica amata da tutti a Palazzo Civico

È stata per molti anni impiegata alla segreteria generale Persona solare innamorata di Livorno e della sua storia

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È scomparsa Catia Faiani, dipendente comunale in pensione da alcuni anni, per moltissimo tempo impiegata alla segreteria Generale e a quella del consiglio comunale, quindi conosciutissima e molto amata sia dai colleghi che dagli ex amministratori. La ricorda così la collega e amica Rosanna Carlini.



Catia nasce a Livorno nel 1950, e con dna puramente labronico di cui e andava fiera. Diplomata, entra in Comune, prima negli asili e poi da amministrativa, (la maggior parte del suo tempo lavorativo l’ha impiegato però nell’ambito della segreteria Generale e del consiglio comunale). Va in pensione al limite degli anni. Sposata con Maurizio, coppia unitissima, notavi tra loro un rapporto di rispetto e di amore, di comprensione anche quando gli anni e le difficolta per gli acciacchi di salute si facevano avanti. Il marito era scomparso un anno fa e questo distacco le crea una spaccatura molto dolorosa anche se cercava di ricoprire sostenendo che lei il suo Maurizio se lo sentiva sempre accanto.

Si perché Catia era così, accettava tutto, trovando la soluzione, l’alternativa per apprezzare la vita. Non si è mai lamentata, ha sempre affrontato tutti i problemi con grande dignità. Abitava in via dei Cavalieri, vicino alla sua piazza Cavallotti di cui amava il risveglio mattutino degli ambulanti, i colori, gli odori, come apprezzava sempre, a tarda sera, il vociare di coloro che uscivano dall’ex teatro Gran Guardia. Non le dava fastidio niente. Diceva che non avrebbe mai potuto rinunciare al suo quartiere, alla sua gente, alla sua Livorno che amava intensamente. Sapeva apprezzare la semplicità delle cose, di tutti i giorni, ne assaporava la grandezza. Il piacere di andare con lo scooter per le vie della città o sul mare, la bellezza del vento addosso mentre ammiri il mare, la tua città.... per noi, travolti dal quotidiano, ti passa, non vedi, non ti soffermi ma lei.... ti faceva riflettere, ti insegnava. Sì, ha insegnato a tutti noi colleghi, anche ai più giovani, che ora sono meno giovani, con il suo sorriso, la sua semplicità, la sua educazione, la sua disponibilità, tutti le abbiamo voluto bene e tutti la ricordiamo con grande affetto. Anche a prendere il cappuccino la mattina al bar è riuscita a farsi amare, tant’è che questo è il suo ricordo “una persona meravigliosa che abbiamo avuto la fortuna di conoscere. Mi mancherà tanto la telefonata mensile, spero di non dimenticare la sua voce” .

Ascoltavi volentieri come raccontava “la storia di Livorno” , la nascita del Pci “la gente del Pci” , gli aneddoti livornesi, i proverbi, si ricordava tutti i personaggi livornesi, una memoria storica ricca di contenuti... sapeva tutto e ti incantava nei suoi racconti. Anche nel lavoro era “la memoria storica dell’ufficio” . Sempre presente e quando era in ferie rientrava gratuitamente per mandare avanti il lavoro.

Faceva volontariato all’Avis di Livorno, la sezione dei dipendenti comunali, contribuendo con il suo operato, con la sua costante presenza, proseguendo anche quando è andata in pensione. Dava una mano anche al sindacato, si impegnava per gli altri. E noi colleghi, che dire, che se ne va un pezzo di “storia comunale” , un esempio, una persona buona, disponibile, accomodante e sopratutto un’ottima dipendente comunale, fiera di esserlo, fiera di essere al servizio della sua città. Se ne va un’amica. Grazie Catia, che ti raggiunga il nostro abbraccio. —

Rosanna Carlini

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