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Livorno

lutto nella cantieristica

Addio a Cassoni ex presidente del Cantiere Orlando

Addio a Cassoni ex presidente del Cantiere Orlando

LIVORNO. Si è spento ieri, dopo una lunga malattia, il “Capitano” Aristide Cassoni che amava farsi chiamare dai familiari e dagli amici Marco. Con lui se ne va una figura importante della...

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LIVORNO. Si è spento ieri, dopo una lunga malattia, il “Capitano” Aristide Cassoni che amava farsi chiamare dai familiari e dagli amici Marco. Con lui se ne va una figura importante della cantieristica navale del nostro Paese.

Nato a Livorno nel 1943, Aristide Cassoni ha trascorso tutta la vita tra le navi: diplomato all'Istituto Tecnico Nautico “Alfredo Cappellini”, ha navigato diversi anni a bordo di navi mercantili nazionali ed estere venendo a contatto con le realtà cantieristiche di tutto il mondo, dal Golfo Persico al Sud America, dal Nord del Pacifico al Giappone.

Entrato in Fincantieri nel 1976 come capo commessa settore riparazioni, grazie all'impegno e alla passione che egli ha saputo infondere nel suo lavoro, è stato nominato dirigente dal 1986, ruolo che ha mantenuto anche nella Società Cooperativa Cantiere Navale Fratelli Orlando subentrata a Fincantieri nel 1995.

Da allora ha ricoperto incarichi di primo piano, quali responsabile commerciale e tecnico del settore riparazioni e responsabile della produzione, essendo considerato una figura tecnica dalla grande credibilità interna ed esterna.

Proprio per queste qualità è stato scelto come Presidente della Società Cooperativa Cantiere Navale Fratelli Orlando nel 2002. Egli, infatti, è sempre stato un punto di riferimento sia per gli operai e i colleghi con cui si confrontava in un dialogo aperto e costruttivo sia per il mondo imprenditoriale ed armatoriale nazionale ed internazione nel quale godeva di profondo rispetto ed autentica stima.

Aristide Cassoni amava talmente le navi da volere continuare nel suo lavoro anche dopo l'età della pensione, collaborando intensamente come responsabile commerciale con i Cantieri del Mediterraneo di Napoli dove ha cercato di mettere le proprie conoscenze al servizio delle “nuove leve” in cui si immedesimava rivedendo se stesso in gioventù.

Avendo un carattere volitivo e risoluto ha sempre lavorato senza risparmiarsi non mollando mai, neanche durante la malattia, fino a quando le forze glielo hanno consentito. Lascia la moglie Ambra e la figlia Valentina.

I funerali si terranno oggi alle 16 alla Chiesa di Santa Lucia in Via Sarti 89.

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