Il Tirreno

Livorno

Problemi di sicurezza, chiuso l’accesso alla spiaggia del Pendola

Problemi di sicurezza, chiuso l’accesso alla spiaggia del Pendola

Anche l'ingresso pubblico, dal moletto di Antignano, è stato chiuso per problemi di stabilità. La spiaggia è comunque raggiungibile da sud
 

3 MINUTI DI LETTURA





La Protezione Civile del Comune ha chiesto questa mattina ai proprietari di Villa Pendola (la società Aurelia 2008) di effettuare urgentemente la messa in sicurezza dell'accesso alla spiaggia, "per eliminare lo stato di rischio delle persone che possono accedere dalla vostra proprietà".

Infatti durante i controlli di routine sulla costa livornese, i tecnici hanno riscontrato che sta peggiorando la stabilità del muro di rivestimento del tratto nord della scogliera dove sono situati gli accessi per la spiaggetta del Pendola (tratto già interessato da un movimento franoso causato dai marosi).

Al momento la Protezione Civile ritiene dunque che l'accesso alla spiaggia pubblica del Pendola attraverso la proprietà privata sia pericoloso e debba essere chiuso, così come è ritenuto pericoloso l'accesso pubblico che parte dal moletto di Antignano (quest'ultimo è stato chiuso).

Questi percorsi a nord della spiaggia del Pendola sono a rischio, chiariscono i tecnici, proprio perché i bagnanti dovrebbero attraversare l'area interessata dalla frana.

La spiaggia pubblica non è comunque interdetta alla balneazione e allo stato attuale risulta raggiungibile dal lato sud, anche se in maniera non agevole, data la collocazione, impervia, del luogo.

Intanto come annuncia l'assessore al Demanio Valter Nebbiai, "la proprietà Aurelia 2008 si è dichiarata disponibile a presentare all'Amministrazione comunale un progetto per creare un nuovo percorso di accesso pubblico privo di rischi alla spiaggia del Pendola, attraverso la proprietà privata. Un percorso che sia cioè alternativo a quello attuale che come detto, per essere aperto ai cittadini va messo in sicurezza".

"Vi sono già stati due incontri per arrivare alla definizione di questo progetto e un terzo è previsto nei prossimi giorni - evidenza l'assessore Nebbiai - per cui penso proprio che si andrà presto ad una soluzione del problema".

"Il progetto - dice ancora Nebbiai- che fa seguito alla richiesta agli uffici comunali da parte della Società Aurelia del rilascio del permesso a costruire in variante relativo agli immobili di Villa Pendola, dovrà peraltro avere anche l'ok della Soprintendenza ai Beni Ambientali Architettonici Artistici e Storici".

"L'Amministrazione - afferma l'assessore Nebbiai- tiene molto che i cittadini possano fruire in maniera sicura e gratuita anche di questo tratto di costa, così come avviene sulla maggior parte del litorale livornese. A Livorno - precisa - solo l'11 per cento della costa, infatti, è in concessione, il resto è libero e per quanto riguarda gli accessi pubblici il Comune ha sempre fatto ingenti investimenti per la messa in sicurezza e per potenziare la vigilanza e l'assistenza alla balneazione".

"La spesa degli interventi realizzati dal Comune nell'ultimo triennio sulla costa libera ammonta complessivamente a quasi 300 mila Euro - evidenzia l'assessore Nebbiai - e solo quest'anno, nonostante i pesanti tagli, abbiamo speso circa 80 mila euro (il 25% in meno di quanto speso lo scorso anno) a testimonianza di quanto la questione sia tenuta in alta considerazione".

Primo piano
di Claudio Vecoli

I dazi di Trump rischiano di fare molto male alla Toscana: 9,1 miliardi di export a rischio