Il Tirreno

Grosseto

Il caso

Massa Marittima, patteggia dopo maltrattamenti e insulti alle anziane: diceva «balena spiaggiata» e le schiaffeggiava

di Pierluigi Sposato

	Un'aula di tribunale (archivio)
Un'aula di tribunale (archivio)

ll 37enne imputato vessava le ospiti del Falusi: ha risarcito il danno e ha scritto una lettera di scuse

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MASSA MARITTIMA. Si è scusato, ha risarcito il danno, ha patteggiato la pena. Vicenda penale chiusa nella tarda mattinata di ieri per Alessandro Bernardini, 37 anni, massetano, l’operatore socio sanitario dipendente di una cooperativa esterna, impiegato all’Istituto Falusi di Massa Marittima, finito sotto inchiesta un anno fa con l’accusa di maltrattamenti ai danni degli ospiti della struttura. Due anni la pena concordata tra il pm Valeria Lazzarini e il difensore, l’avvocato Filippo Alfieri; pena ritenuta equa dal giudice Giuseppe Coniglio, che l’ha sospesa e che ha comunque disposto che il beneficio debba essere subordinato alla frequentazione del percorso di recupero tenuto dallo spazio di ascolto degli uomini maltrattanti di Coeso. Un percorso già avviato, spiega il legale. Bernardini non era presente. In apertura di udienza, il giudice aveva ammesso la costituzione di parte civile dell’Istituto Falusi, rappresentato dall’avvocato Carlo Valle, e di tre anziane ricoverate (rispettivamente 90, 87 e 78 anni), rappresentate dall’avvocata Angela Porcelli.

Le terribili parole alle anziane

Sono le tre donne nei confronti delle quali, secondo le indagini dei carabinieri, Bernardini avrebbe messo in atto comportamenti improntati a criteri di sopruso, vessazione e sopraffazione, apostrofandoli ripetutamente con frasi volgari («balena spiaggiata, sacco di m…, pezzo di m…, sudiciume» ed espressioni similari), facendo loro il gesto del dito medio, in qualche occasione percuotendoli, schiaffeggiandoli, tirando loro i capelli, imponendo loro dispetti e punizioni immeritate. In un caso, un’anziana su una sedia a rotelle sarebbe stata messa davanti a un muro e lasciata lì, obbligata a guardarlo fino a che due ore più tardi delle operatrici erano arrivate a spostarla. In un altro caso, un’anziana ospite sarebbe stata costretta a mangiare, nonostante che lei si rifiutasse e nonostante che la collega cercasse di farlo desistere. Anche un quarto anziano, all’epoca ottantenne, sarebbe rimasto vittima di Bernardini: lui gli avrebbe fatto una sorta di dispetto, intenzionalmente, perché al momento di metterlo a letto avrebbe posizionato il pannolone in modo sbagliato così che l’anziano ospite sarebbe rimasto bagnato per tutta la notte. Una serie di comportamenti iniziati nell’ottobre 2023 e terminati quando, nel marzo dell’anno scorso, l’operatore era stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare e messo ai domiciliari.

Il silenzio all’interrogatorio

Bernardini, una volta comparso davanti al giudice per l’interrogatorio di garanzia, si era avvalso della facoltà di non rispondere. E adesso ha preferito non discutere le accuse della Procura. Gli episodi contestati erano stati documentati dalle telecamere nascoste dai carabinieri del Norm, che avevano iniziato gli accertamenti dopo aver ricevuto la segnalazione dall’interno dello stesso Falusi. Settimane di visione e di ascolto avrebbero restituito un quadro univoco, descritto nei particolari nell’imputazione proprio perché basato sulle immagini, a conferma delle parole di quella collega di Bernardini che ai primi dell’ottobre 2023 aveva segnalato al direttore Roberto Vanni dei comportamenti decisamente non conformi. C’erano anche un paio di audio sugli episodi, registrazioni che erano state fatte ascoltare al direttore. Questi non aveva perso tempo e aveva avvertito i carabinieri. All’indomani dell’arresto, i vertici del Falusi (oltre al direttore Vanni anche la presidente Francesca Mucci e il consigliere Doriano Gistri) e l’allora sindaco Marcello Giuntini avevano incontrato gli organi di informazione soprattutto per rassicurare i familiari degli ospiti e gli stessi ricoverati. «La costituzione di parte civile era più che doverosa», dice adesso l’avvocato Valle. Sospeso dal lavoro all’epoca e tornato libero alla scadenza della misura, Bernardini risulta al suo difensore ancora dipendente della coop, che si occupa comunque di vari settori. «Ha risarcito il danno, ha scritto una lettera di scuse al Falusi e anche agli anziani ospiti» dice l’avvocato Alfieri. Elementi che hanno preceduto la formalizzazione del patteggiamento.l

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