Asl: ecco perché non è stato scelto Barbaro
«Poche conoscenze organizzative». Di Cianni è il nuovo primario di Diabetologia
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LIVORNO. Il nuovo primario dell'unità operativa di diabetologia dell'ospedale cittadino sarà il dottor Graziano Di Cianni, proveniente dall'Azienda ospedaliera universitaria di Pisa. Dopo le indiscrezioni dei giorni scorsi sull'affidamento del nuovo reparto, secondo cui il primariato non sarebbe stato destinato al dottor Daniele Barbaro, finora dirigente del settore di diabetologia e endocrinologia, e la lettera accorata che Armando Barbaro, padre del dottor Barbaro, ha inviato anche al neo presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, sottolineando come il merito di suo figlio non sia stato premiato, anche Asl interviene sulla questione. E spiega perché la scelta sia ricaduta sul dottor Di Cianni. «L'unità operativa di diabetologia - spiega Asl - è una struttura di nuova istituzione. L'attuale direzione ha ha attivato, come previsto dalla legge, una selezione pubblica per il conferimento dell'incarico primariale quinquennale. Nel farlo ha inserito espressamente nel bando, per garantire la massima trasparenza, gli obiettivi da realizzare. In particolare che "L'intero assetto organizzativo della funzione operativa di diabetologia prevederà, a regime, la collocazione della unità funzionale tra le strutture territoriali, in funzione dell'erogazione delle prestazioni secondo i canoni del Chronic Care Model"». Asl fa sapere che la selezione si è svolta nel pieno rispetto delle regole vigenti: «I candidati hanno potuto presentare il loro curriculum e hanno sostenuto un colloquio ed entrambi sono stati valutati, tra l'altro, da una commissione composta, per due terzi, da dirigenti di strutture complesse di diabetologia di altre regioni (uno dell'azienda ospedaliera di Bologna e uno della Asl di Reggio Emilia). La scelta, tenendo conto della natura dell'incarico e degli obiettivi resi noti, è stata effettuata dalla direzione in modo assolutamente meritocratico premiando il candidato maggiormente adatto». I candidati a diventare primario della nuova unità di diabetologia erano 5 (oltre a Barbaro e Di Cianni, c'erano i dottori Alberto Aglialoro, Roberto Anichini e Salvatore Turco), dei quali Asl ci ha inviato un dettagliato resoconto del curriculum e della valutazione del colloquio effettuato per ricoprire l'incarico di primario di diabetologia dell'ospedale cittadino. «Il vincitore - spiega l'azienda sanitaria -, come risulta dagli atti pubblicamente consultabili, ha dimostrato "elevata competenza professionale", una "buona capacità organizzativa", una "formazione completa comprensiva di elementi gestionali e manageriali" e "attività di ricerca e di didattica universitaria". Nel corso della selezione ha inoltre "espresso proposte organizzative con individuazione delle criticità e delle possibili soluzioni", manifestando "un'ottima propensione al lavoro in team"». Secondo Asl tali caratteristiche non sono invece riscontrabili in tutti gli altri candidati, compreso il dottor Barbaro. «Pur risultando idonei - speiga l'azienda -, hanno espresso, secondo il giudizio della commissione, una conoscenza teorica dei percorsi assistenziali senza che siano emersi "elementi concreti di orientamento ed organizzazione della struttura" per la quale si doveva affidare l'incarico». La scelta definitiva è quindi ricaduta sul dottor Graziano Di Cianni. Infine la direzione Asl «stigmatizza il caso del dottor Barbaro come un nuovo episodio in cui si cerca di trasporre una problematica di natura esclusivamente individuale e personale, che eventualmente può trovare sbocco in percorsi di tutela previsti anch'essi dalla legge, su un piano di inutile, fuorviante e infondato allarme pubblico e sociale».