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Maxi rissa fuori dal locale sul mare: accoltellata una coppia di fidanzati di passaggio

di Stefano Taglione

	Il sangue sull'ambulanza della Svs
Il sangue sull'ambulanza della Svs

In ospedale due ventiseienni: per fortuna sono fuori pericolo. Stavano rientrando in casa quando un giovane straniero, entrato perfino nell’ambulanza intervenuta per i soccorsi, li ha scambiati per amici di un gruppo di italiani con cui aveva litigato. Indagano i carabinieri. Il direttore della Svs, Francesco Cantini: «Serve qualcuno che ci difenda»

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LIVORNO. Sono stati accoltellati per sbaglio. Scambiati per amici, o comunque conoscenti, del gruppo opposto coinvolto nella rissa. Choc sugli scali Novi Lena, sul lungomare, dove due ventenni livornesi sono stati avvicinati da un giovane straniero mentre stavano rientrando a casa, feriti con l’arma da taglio e inseguiti fino in piazza Mazzini, dove hanno fermato un’ambulanza e il loro aggressore, in preda a un delirio incontrollato di violenza, è pure salito a bordo del mezzo di emergenza per concludere il suo lavoro, perdendo però il coltello e venendo allontanato a fatica dai soccorritori, che per respingerlo «hanno rischiato la vita», spiegano dalla Svs.

Cosa sappiamo

È stata una nottata di follia quella avvenuta fra gli scavi Novi Lena e Porta a Mare fra il 16 e il 17 maggio. Perché ad avere la peggio sono state persone incolpevoli, due passanti di fatto. Una coppia che stava bevendo un drink fuori da un bar, vicino al quale negli stessi minuti è avvenuta una rissa fra livornesi e nordafricani, secondo una prima ricostruzione. Contesa che ha richiamato sul posto forze dell’ordine e ambulanze: peccato che però né la polizia, né i carabinieri, abbiano trovato nessuno. Subito dopo, però, mentre un’ambulanza della Svs stava ritornando verso la sede di via San Giovanni, sempre a seguito dell’intervento post-rissa conclusosi col nulla di fatto, due ragazzi si sono sbracciati in mezzo alla strada chiedendo aiuto. Erano i due accoltellati: due livornesi di 26 anni. La donna, in condizioni più serie, aveva perso molto sangue, il compagno era invece stato colpito dalla lama al volto. La prima in codice rosso, il secondo in codice giallo, entrambi per fortuna già fuori pericolo.

La testimonianza

«Quando ci siamo fermati per soccorrerli – racconta il direttore della Svs, Francesco Cantini, che poco dopo le 5 di mattina del 17 maggio è stato svegliato dalla squadra di turno – il gruppo opposto, dalle cantine, ha teso un agguato e una persona ha cercato pure di entrare nell’ambulanza col coltello. Ci siamo difesi nell’unico modo possibile: utilizzando la stessa ambulanza, cercando di chiuderne il portellone per non farlo entrare. I ragazzi sono stati straordinari, hanno difeso loro stessi e soprattutto i feriti, ma ora serve che qualcuno ci difenda quando interveniamo per situazioni pericolose come le risse». In quel momento, infatti, i soccorritori erano da soli, sebbene in quattro (per svolgere il servizio 118 ne basterebbero due ndr). Le forze dell’ordine, chiamate da un testimone, non avevano più trovato i contendenti. Quindi se ne erano andate. Addirittura, in un primo momento, per errore una seconda ambulanza della Croce rossa italiana era stata dirottata in piazza dei Mille, dall’altra parte della città, e solo dopo i volontari del comitato di via Lamarmora, insieme ai colleghi della Svs, sono sopraggiunti in piazza Mazzini per soccorrere uno dei feriti, l’uomo.

Il bilancio

Secondo un primo bilancio dei carabinieri gli unici feriti sono i due ventiseienni, entrambi livornesi, la coppia accoltellata per sbaglio. Sull’ambulanza della Svs, in realtà, sarebbero salite almeno altre due persone per sfuggire alla violenza dell’accoltellatore, ma ufficialmente – come anticipato – le persone aggredite sarebbero due. Nei prossimi giorni andranno a sporgere denuncia per lesioni personali nella caserma dei carabinieri, così da fornire ulteriori elementi utili all’inchiesta.

Le indagini

I carabinieri, intervenuti per primi sugli scali Novi Lena, stanno procedendo nelle indagini. La polizia di Stato, con le volanti, è intervenuta in loro supporto, ma non si occuperà di ulteriori approfondimenti. I militari della Compagnia di Livorno, diretti dal tenente Gianraffaele Di Risi, hanno già chiesto l’acquisizione delle immagini delle telecamere del Comune e presto cercheranno anche indizi da quelle private, nel caso in cui avessero ripreso qualcosa. In ospedale, per ascoltare i feriti, sono andati loro. L’obiettivo è rintracciare i partecipanti alla rissa e soprattutto l’accoltellatore, che sarebbe un giovane nordafricano, stando a quanto ricostruito dalle vittime. Una persona che tuttavia non conoscerebbero. 

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