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Jannik Sinner e il malore, cosa è successo? Il calo di pressione e perché è stato fortunato


	Lo stop di Sinner
Lo stop di Sinner

Anche a Wimbledon aveva accusato dei problemi, ma l’azzurro non vede similitudini

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MELBOURNE. «Non mi stavo sentendo bene, ho avvertito un po’ di sbandamenti e forse ho avuto problemi con la pressione. In quel momento c’era tanto sole ed era molto umido». Così Jannik Sinner, in conferenza stampa, dopo la vittoria agli ottavi degli Australian Open su Holger Rune, racconta il momento più complicato del match, tra il secondo e il terzo set quando si è seduto al cambio campo tremando visibilmente: «Si, quello è stato il momento più difficile. Sono contento di essere ancora nel torneo… oggi poteva finire in un altro modo», ha aggiunto.

Il numero 1 al mondo continua: «L’interruzione per i problemi alla rete, quei 20 minuti, mi hanno aiutato. Nessuno si aspettava una cosa del genere, di solito non si rompe in quel modo. Sono stato fortunato, mi ha permesso di rimanere fuori dal campo 20 minuti, mi sono rinfrescato un po’, ho messo acqua fredda in testa ed è stato di grande aiuto. Per me è stata una fortuna. Comunque, al di là delle mie difficoltà fisiche, è stato un gran match, con scambi molto spettacolari, un match di alta qualità», ha sottolineato l'altoatesino.

Anche a Wimbledon Jannik aveva accusato dei problemi, ma l’azzurro non vede similitudini: «Sono state due situazioni completamente diverse – ha detto - , ma aver già vissuto una situazione del genere mi ha aiutato mentalmente. Ovviamente mi piacerebbe giocare sempre quando tutto funziona alla perfezione, ma è nelle giornate difficili il momento in cui devi tirare fuori qualcosa in più. Importante è crederci sempre perché può accadere di tutto in campo». 

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