Il Tirreno

La partita

La Germania beffa la Svizzera, il pareggio arriva quasi sul gong

di Francesca Bandinelli
La Germania beffa la Svizzera, il pareggio arriva quasi sul gong

Gli elvetici sprecano l’occasione del raddoppio e vengono puniti. Fullkrug trova il gol in pieno recupero sfruttando l’ultima occasione utile ed evitando la beffa

23 giugno 2024
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La Germania passa dalla grande paura al sospiro di sollievo nel giro di un pugno di secondi, sfruttando l’ultima occasione utile. Fullkrug, subentrato nella ripresa, evita ai suoi di subire un sorpasso dal sapore velenoso. Per la Svizzera, invece, avanti nel punteggio dalla prima mezz’ora di gioco, alla fine deve leccarsi le ferite per non aver capitalizzato le occasioni costruite, avendo mostrato una versione di sé assolutamente propositiva. Gli elvetici, qualificati agli ottavi da seconda del girone A, affronteranno sabato prossimo la seconda del girone dell’Italia.

Nagelsmann non cambia niente: per la terza volta consecutiva si affida allo stesso undici iniziale con Kross in mediana e Havertz in attacco. La Svizzera, invece, in attacco si affida ad Embolo: Yakin rivoluziona l’attacco affidandosi ad un interprete differente rispetto alle gare con Ungheria (Duah) e Scozia (Ndoye). La Germania, consapevole di aver già staccato il pass per gli ottavi di finale, prova il primo affondo sfruttando un filtrante di Musiala per Havertz, rimontato in extremis da Schar. La Svizzera, ben messa in campo, contiene, ma i tedeschi, seppur a folate, continuano a costruire pericoli. A dire il vero passano anche in vantaggio, con Andrich (il rimbalzo tradisce Sommer), ma l’intervento falloso di Musiala su Aebischer costringe Orsato, richiamato al Var, a riavvolgere il nastro. La Nazionale di Yakin esce alla distanza, aumentando il pressing alto e sfruttando le singole accelerate dei suoi interpreti.

È così che, al primo affondo, costruisce il vantaggio, con Ndoye che firma così il suo primo gol con la maglia rossocrociata, su assist di Freuler, una rete targata Bologna, sfiorando poco dopo il raddoppio con un diagonale da posizione defilata che sfiora il palo alla sinistra di Neuer. La Germania, all’inizio visibilmente stordita, è costretta a rincorrere e nella ripresa prova a farsi valere fin dal primo squillo, sempre con il solito Musiala, trovando però davanti a sé un attento Sommer. È a metà della ripresa che i tedeschi sprecano l’occasione più ghiotta: Kimmich, a due passi dalla porta, prova a concludere in porta ma Akanji, gigantesco, salva con la punta del piede, evitando persino l’intervento al suo portiere. La gara si sposta sul piano dei nervi, ma la Svizzera tiene botta. La squadra di Yakin potrebbe anche allungare, ma il fuorigioco millimetrico di Wirtz annulla il raddoppio elvetico. Il pari tedesco, però, è soltanto rimandato: a firmare la rete del pari, in pieno recupero è Fullkrug, che cancella la beffa del sorpasso elvetico all’ultima curva e regala alla Germania padrona di casa il primato nel girone.


IL TABELLINO
SVIZZERA (3-4-2-1): Sommer; Schär, Akanji, Rodriguez; Widmer, Freuler, Xha- ka, Aebischer; Rieder (20’ st Vargas), Ndoye (20’ st Amdouni); Embolo (20’ st Douah). A disp.: Mvogo, Kobel, Zesiger, Elvedi, Stergiou, Shaquiri, Zakaria, Sierro, Jashari, Zuber, Steffen, Okafor. All.: Yakin.

GERMANIA (4-2-3-1): Neuer; Kimmich, Rüdiger, Tah (16’ st Schlotterbeck), Mittel- städt (16’ st Raum); Andrich (21’ st Beier), Kroos; Musiala (31’ st Fullkrug), Gündoğan, Wirtz (31’ st Sané); Havertz. A disp.: Ter Stegen, Baumann, Henrichs, Koch, Anton, Can, Gross, Fuhrich, Undav, Muller. All.: Nagelsmann.

Arbitro: Orsato (Ita)

Reti: 28’ Ndoye , al 92’Fullkrug

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