Massa, muore in un incidente in moto in Norvegia
Pier Francesco Giannarelli, 69 anni era in viaggio con un gruppo diretto a Capo Nord
MASSA. Il viaggio era uno di quelli da sogno, di quelli che per una vita si dice “prima o poi lo farò” e poi alla fine si fanno davvero. Un viaggio in moto dritto fino a Capo Nord, lassù dove d’inverno si vede l’aurora boreale e d’estate il sole a mezzanotte. Un luogo magico che per lui era il viaggio dei viaggi. Ma Pier Francesco Giannarelli a Capo Nord non ci è arrivato per un soffio. È morto in un incidente stradale in un tunnel sulla strada sulle isole Lofoten, un arcipelago della Norvegia che si estende a nord-ovest tra le contee di Nordland e Troms. Mancavano ottocento chilometri dei quasi duemila che avrebbe percorso in totale da Copenaghen, da dove era partito, fino al tetto del mondo.
Pier Francesco era fratello di Michele Giannarelli, il portavoce del sindaco, che stamani ha saputo dell’incidente e della sua scomparsa prima dal referente del gruppo con cui era partito, poi dell’ambasciata italiana in Norvegia. La dinamica dell’incidente però non è ancora chiara. «Pare che ci sia stato un tamponamento, ma chi è rimasto coinvolto non è chiaro. Sappiamo solo che è deceduto solo lui», racconta con la voce smorzata dal dolore Michele Giannarelli.
Pier Francesco aveva 69 anni, era un commercialista in pensione molto conosciuto che comunque continuava a fare consulenza per alcune aziende del territorio. Aveva due figli, Margherita, di 36 anni, che lavora in Svizzera nel settore pubblicitario, e Giorgio, 33 anni, che lavora invece in quello immobiliare. Aveva anche una compagna che non era con lui.
Quello era un viaggio che aveva voluto fare da solo. Uno di quei viaggi organizzati, con un coordinatore e tanti sconosciuti che diventano amici man mano che i giorni passano. Era partito il 20 giugno e sarebbe dovuto rientrare il 6 luglio. L’obiettivo era fare in moto Copenaghen-Capo Nord. Lui era su una Harley Davidson, la sua passione. «Era una persona molto prudente nel guidarla», ricorda il fratello. Era poi appassionato di sport, «tutti gli sport», e, appunto, di viaggi. Da quello che si apprende l’incidente è avvenuto nell’arcipelago, una delle tappe imperdibili per chi vuole raggiungere Capo Nord. Isole famose per le sue baie isolate, le pecore che pascolano nei prati e i villaggi pittoreschi. E anche loro per l’aurora boreale e il sole a mezzanotte che, questa volta, è tramontato troppo presto.