La guerra
Tumori, l’aspirina potrebbe aiutare a prevenire le metastasi: come agisce
Scoperto il meccanismo che attiva la risposta immunitaria: lo studio pubblicato sulla rivista Nature
Si sapeva già che le persone affette da tumore che assumono quotidianamente aspirina sviluppano meno metastasi rispetto a chi non utilizza questo farmaco, ma il motivo di questo fenomeno era rimasto sconosciuto. Ora, grazie a uno studio – effettuato sui topi – e pubblicato sulla rivista Nature dall’Università di Cambridge, il meccanismo alla base di questo effetto è stato chiarito. Alla ricerca hanno collaborato anche scienziati italiani dell’Università Gabriele d’Annunzio di Chieti-Pescara e dell’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano (Milano).
Come agisce
I risultati ottenuti rappresentano un passo avanti significativo nello sviluppo di nuove strategie terapeutiche. Per esempio, si sapeva che l’aspirina riduce la produzione del trombossano A2 (TXA2), una molecola prodotta dalle piastrine per favorire la coagulazione del sangue. Questo farmaco è infatti ampiamente utilizzato per prevenire infarti e ictus causati da coaguli che bloccano i vasi sanguigni. Ora, il team guidato da Rahul Roychoudhuri ha scoperto che il TXA2 gioca un ruolo cruciale anche nella diffusione delle metastasi di alcuni tumori.
La risposta immunitaria
Questa molecola attiva infatti, una proteina chiamata Arhgef1, che interferisce con le cellule del sistema immunitario responsabili dell’individuazione e della distruzione delle cellule tumorali che si separano dal tumore principale. I ricercatori hanno dimostrato che nei topi affetti da melanoma, una forma aggressiva di tumore della pelle, la somministrazione di aspirina riduce la formazione di metastasi. L’effetto si deve proprio alla capacità dell’aspirina di bloccare il TXA2, consentendo così alle cellule immunitarie di individuare e attaccare con maggiore efficacia le cellule tumorali in circolazione.