Tony Colombo e Tina Rispoli assolti dall’accusa di legami con la camorra
Il giudice, dopo aver esaminato gli elementi a loro carico, non ha ritenuto sufficiente il materiale probatorio per giustificare una condanna
Si è concluso con l’assoluzione per Tony Colombo e Tina Rispoli l’iter processuale che li vedeva coinvolti in un'inchiesta su presunti legami con il clan di Secondigliano.
Cosa è successo
La coppia, insieme a Vincenzo Di Lauro, figlio del boss Paolo, è stata accusata di aver collaborato attivamente con il gruppo camorristico nelle attività imprenditoriali e finanziarie, in particolare per l’allestimento di una fabbrica di sigarette clandestine ad Acerra, nel Napoletano.
In aula
La sentenza, arrivata al termine del processo con rito abbreviato, ha visto Tony Colombo, noto cantante neomelodico, e sua moglie Tina Rispoli – vedova del boss Gaetano Marino – essere assolti da tutte le accuse. Il giudice, dopo aver esaminato gli elementi a loro carico, non ha ritenuto sufficiente il materiale probatorio per giustificare una condanna.
Invece, Vincenzo Di Lauro, coinvolto nello stesso caso, è stato condannato a 20 anni e 4 mesi di reclusione, mentre Raffaele Rispoli, anch'egli legato alla vicenda, ha ricevuto una condanna a 16 anni e 8 mesi.
La festa
La notizia della sentenza ha suscitato un’ondata di esultanza tra parenti e conoscenti di Colombo e Rispoli, che hanno accolto con gioia l’assoluzione della coppia. Questa conclusione segna la fine di un capitolo giudiziario per i coniugi Colombo-Rispoli, ma lascia ancora pendente il destino di altri coinvolti nell'affare della fabbrica di sigarette illegali e nei presunti legami con il clan camorristico di Secondigliano.