Follonica qualificato alla final four di Wse senza troppi ostacoli
Nella coppa europea, con il minimo sforzo, piega l’Rsc Cronenberg per 3-7, bissando l’11-0 del Capannino
FOLLONICA. Anche in Germania l’Innocenti Costruzioni Follonica non trova grossi ostacoli nel ritorno del quarto di finale di Wse Trophy e con il minimo sforzo piega l’Rsc Cronenberg per 3-7, bissando l’11-0 del Capannino e ottenendo una agevole qualificazione alla final four che a inizio aprile assegnerà per la prima volta il neonato trofeo continentale.
Il discorso vittoria, se mai fosse stato in discussione, si è chiuso in tre minuti, quelli necessari agli azzurri per volare sullo 0-3 in pratica con le prime tre conclusioni verso la porta di Geisler, poi col passare dei minuti i tedeschi sono cresciuti soprattutto nell’attenzione in pista riuscendo per lo meno a trovare le tre reti della bandiera fra fine primo tempo e inizio del secondo. In totale tripletta per Fede Pagnini e gol per i due Banini, Marco Pagnini e Bracali. Apre Marco dopo neanche due minuti su preciso diagonale dal limite, raddoppia immediatamente Federico che insacca l’assist del cugino, fa tris ancora il capitano col tocco sottoporta dopo l’assist di Davide Banini. I primi grattacapi per Barozzi (che al decimo lascia il posto a Mugnaini) verso il quinto minuto con due interventi su Köhler, dopo la traversa di Franchi nel finale Francesco Banini fa 0-4 in azione personale e Seidler insacca tutto solo in area l’1-4 di metà gara. Nella ripresa dopo il 2-4 di Köhler da fuori arrivano tre gol in meno di un minuto con i sigilli di Fede Pagnini in contropiede, di Morovic solo in area e di Bracali su precisa conclusione da fuori. Chiude i conti a metà tempo Davide Banini al volo in area, poi solo garbage time fino alla sirena finale.
Nella final four avversario degli azzurri in semifinale sarà il Pas Alcoi che con un po’ di fatica ha eliminato gli elvetici del Diessbach (0-0 e 2-0); nell’altra semifinale si affronteranno il Biasca (5-2 e 5-5 col Walsum) e il Coutras che ha ribaltato la sconfitta dell’andata a Roubaix.