Il Tirreno

Grosseto

La salute del Grifone passa da 11 anni anche dalle sue mani

di Paolo Franzò
La salute del Grifone passa da 11 anni anche dalle sue mani

Marco Pieri, massofisioterapista dai tempi della serie D «Staff medico, ottimo lavoro: pochi infortuni muscolari»

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GROSSETO. Sotto il primo sole caldo di questa estate, restano ancora per una settimana ad allenarsi Lupoli, Mancino, Jadid, Iorio, Padella e Mancini. Di loro, si occuperà tra gli altri, uno dei pochi grossetani di tutta l'Us Grosseto. Uno che col biancorosso indosso lavora ormai da 11 anni. Uno che si è fatto tutta l'era Camilli, cominciando con il mitico “Ciccio” Tognelli, passando per il dottor De Santis e che, come pochi, ama il proprio posto di lavoro: il massofisioterapista Marco Pieri. Chi meglio di lui, ci può raccontare il momento del Grifone? Annata speciale in tutti i sensi, quella che si è appena conclusa, qual è il sentimento che prevale? Gioia per la salvezza o amarezza per quanto accaduto? «Annata speciale per il centenario della squadra della mia città, dove ho la fortuna di lavorare da molti anni, sicuramente i danni accaduti fanno dispiacere, ma quella manciata di delinquenti non può rovinare la bellezza di questi 100 anni di storia».

Ha avuto per le mani tutti quelli che oggi hanno messo nei guai il Grosseto... che idea si è fatto? «Sinceramente dovessi dire di aver sospettato qualcosa, direi una bugia e pensare che molti di loro li ho avuti veramente spesso tra le mani, sia allo stadio che allo studio, ma credo che non si meritino nemmeno di avere ulteriore considerazione dal sottoscritto». Parliamo solo di sport: solo infortuni per trauma, ottimo invece il lavoro dello staff medico quest'anno, si può dire? «Ottimo il lavoro dello staff medico, anche se purtroppo gli infortuni traumatici (dove nessuno può farci niente), sono stati veramente troppi e molto gravi, mentre gli infortuni muscolari veramente pochi e i calciatori che hanno avuto tali infortuni sono stati recuperati sempre nei tempi stabiliti. Un merito che va condiviso con tutti i componenti dello staff medico e con il nostro preparatore atletico». Da 11 anni qui: il tecnico che le ha lasciato di più? E quello che potrebbe fare carriera? «Sarebbe troppo facile fare i nomi di Pioli ed Allegri che hanno fatto e stanno dimostrando tutto il loro valore; di tecnici emergenti non saprei chi citare, ma ricordo con enorme piacere Maurizio Sarri per il suo valore umano e credo che non si meriti tutto quello che gli sta accadendo in questi giorni».

Cento anni del Grosseto: per quanto riguarda la sua esperienza un podio dei 3 giocatori migliori avuti: «Non mi piace molto fare classifiche o podi, però, giusto per giocare e racchiudendo tutte le categorie che ho affrontato: Miano, Di Meglio, Consonni, Pinilla, Sforzini e Caridi». La stagione prossima, ancora qui? «La stagione prossima... Il mio obbiettivo, visto che sono grossetano ed ho iniziato dalla serie D con la squadra della mia città, è raggiungere la serie A insieme al presidente ed insieme ad i soliti e troppo pochi tifosi che sono sugli spalti». Una considerazione finale sul futuro del Grifone? «Da grossetano mi auguro un futuro ancora pieno di soddisfazioni come sono stati tutti questi anni trascorsi... con un solo sogno nel cassetto. Vorrei anche ringraziare tutte le persone che da anni fanno parte di questa società, compresi tutti i magazzinieri che come me lavorano nell'ombra ma che hanno tutti un ruolo fondamentale per quelli che sono gli obbiettivi da raggiungere e raggiunti dalla società».

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