Richiamo alimentare
Irene Dari, solidarietà infinita per la mamma che ha perso gambe e braccia: i fondi raccolti finora e la prova delle protesi
Grosseto, la donna intanto sta proseguendo la fisioterapia ma le spese che dovrà affrontare sono altissime. Conad ha raggiunto 27mila euro, in campo anche la Uisp con numerosi eventi organizzati in provincia
GROSSETO. Non si arresta l’ondata di solidarietà per Irene Dari, la giovane mamma di 39 anni originaria di Cinigiano che ha perso gambe e braccia a causa di uno shock settico. Da Conad alla Uisp passando dalle associazioni tutti si sono messi in campo per Irene. Una raccolta fondi che deve andare avanti perché le spese che dovrà sostenere Irene sono moltissime. Da quando la Misericordia di San Sigismondo di Cinigiano ha dato il via alla raccolta fondi, le iniziative si sono moltiplicate.
La mobilitazione
La Maremma intera si è mobilitata per far sentire a Irene tutto il suo affetto e il suo calore. Tutte le iniziative hanno un unico obiettivo: raccogliere i fondi necessari per permettere a Irene di poter tornare a una vita normale. Per questo serviranno protesi costose e tutta una serie di accorgimenti necessari per chi ha perso tutti e quattro gli arti e deve tornare a compiere tutte quelle azioni che le permetteranno di essere il più autonoma possibile. Per il momento le raccolte ancora in essere sono molte: spicca fra tutte quella organizzata da Conad che in poche settimane ha raggiunto circa 27mila euro. A questi Conad ne aggiungerà 10mila. Chi volesse donare e non ha ancora avuto modo di farlo ha ancora alcuni giorni a disposizione: la raccolta fondi coinvolge i negozi Conad di Grosseto e Castiglione della Pescaia, il PetStore di via Castiglionese e le Parafarmacie di via Clodia e via Senegal e andrà avanti fino all’11 maggio. Basta donare un euro. Ha aderito anche il supermercato Conad di Orbetello.
Il torneo di burraco
La solidarietà arriva anche dal mondo della Uisp. Il suo burraco benefico ancora una volta ha fatto centro. La manifestazione organizzata dalla Uisp all’Auser centro sociale Ciabatti di Grosseto ha infatti permesso di raccogliere più di 7mila euro. La busta con l’incasso è stata consegnata a Guglielmo Bertini, vicepresidente della Misericordia di Cinigiano. Il torneo ha visto in gioco 73 tavoli con 292 giocatori. Accanto alla Uisp sono scese in campo Il Setaccio, Polisportiva Grifone, Dopolavoro Ferrovieri e Burraco Grossetano. «È stata una manifestazione davvero piena di emozioni – spiegano gli organizzatori – dobbiamo ringraziare tutti i partecipanti che hanno dimostrato di avere a cuore la solidarietà. E anche tutte le aziende che hanno contribuito offrendo i premi». «Continuiamo a portare avanti i nostri valori con dedizione e serietà – dice Massimo Ghizzani, presidente Uisp Grosseto – sostenendo chi è in difficoltà. Devo dire che anche a livello personale – aggiunge Ghizzani – è stato un evento particolarmente intenso. Conosco il padre di Irene, ma da tantissimo tempo non mi era più capitato di vederlo e ritrovarlo in questa occasione è stato davvero toccante. Non posso che ringraziare tutte le associazioni che insieme a noi si sono impegnate per la riuscita di questa manifestazione, il comitato festeggiamenti Madonna delle Grazie di Batignano e tutti i volontari della struttura Auser Ciabatti». Anche la Uisp di Grosseto ha donato 965 euro grazie a un’iniziativa organizzata nei giorni scorsi. Bravissime le squadre Torniella e Montemazzano. Un plauso speciale va anche Disperata Scarlino e Seggiano. Un ringraziamento da parte degli organizzatori va ai tifosi delle quattro squadre che hanno permesso la raccolta fondi. Nelle scorse settimane la mobilitazione era arrivata fino a Porto Ercole con un’iniziativa della parrocchia.
La riabilitazione
Nel frattempo Irene Dari da alcune settimane è tornata al Misericordia di Grosseto dove prosegue la sua fisioterapia e riabilitazione. «Roma dove proverà le protesi è sempre più vicina – commenta al Tirreno- anche se ci vuole pazienza perché le cose da fare sono tante». Il percorso che la porterà alle protesi, prima alle braccia, è lungo ma Irene ha sempre dimostrato forza e tenacia. Mentre prosegue con la fisioterapia e la riabilitazione sta portando avanti anche il suo percorso per l’abilitazione all’insegnamento. «Non mi sono voluta fermare – dice – e ringrazio l’Università di Tor Vergata che mi ha dato questa possibilità. Sono davvero grata a tutti».