Il Tirreno

MODENA. Tragedia familiare questa mattina – 24 aprile – a Marzaglia Nuova, frazione del Modenese, dove in un appartamento sono stati trovati i corpi di tre persone: Carlo Salsi, il figlio Stefano e la moglie Claudia Santunione. Il figlio Stefano soffriva di una grave disabilità. Secondo una prima ricostruzione, il padre avrebbe ucciso la donna (anch’essa malata) e il figlio, prima di togliersi la vita.

Sul posto i carabinieri che stanno ricostruendo quanto accaduto poco prima dell’una di oggi anche con l’ausilio del reparto scientifico. Arrivate anche le onoranze funebri di Gianni Gibellini per il recupero delle salme. 

Le indagini

A ritrovare la famiglia ormai senza vita è stato il fratello dell’uomo intorno alle nove del mattino. È stato lui a entrare in casa e a chiamare i soccorsi che tuttavia non hanno potuto fare altro che constatare il decesso delle tre persone. Madre e figlio sarebbero stati ritrovati nei rispettivi letti.

Il messaggio del Comune

«Siamo scossi ed estremamente addolorati per la perdita di Stefano, da sempre conosciuto dai Servizi sociali cittadini, e per la tragedia familiare che insieme a lui ha portato via anche la mamma Claudia e il papà Giancarlo». Così la vicesindaca e assessora a sanità e servizi connessi del Comune di Modena, Francesca Maletti, esprimendo «profondo cordoglio per la tragedia familiare che ha colpito la piccola comunità di Marzaglia Nuova», a nome anche «degli educatori e degli assistenti sociali che hanno seguito Stefano in tutti questi anni e più di recente anche la mamma, che aveva a sua volta iniziato a frequentare un centro diurno specializzato. Stefano – spiega Maletti – era un assiduo frequentatore di un centro socio-occupazionale dove andava ogni mattina a svolgere attività laboratoriali. Tutti, educatori e altri compagni del centro, lo conoscevano e gli volevano bene; quando questa mattina non si è presentato, gli educatori hanno subito cercato di rintracciarlo per capirne il motivo. Oggi ci stringiamo con affetto attorno agli zii e a tutti coloro che conoscevano la famiglia, un nucleo molto unito e noto nella piccola frazione di Marzaglia Nuova».