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Alice a 20 anni apre un ristorante nel borgo in Toscana con meno di 100 abitanti: «Una scommessa di vita»

di Sara Venchiarutti
Alice Lai e il suo nuovo locale
Alice Lai e il suo nuovo locale

La giovane imprenditrice punta su Gerfalco: «Non sarà facile, ma sono pronta»

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MONTIERI. Mercoledì 18 dicembre fa sono arrivate le bevande, giovedì 19 invece salumi e formaggi. Di sicuro loro non potevano mancare a La Veduta, il nuovo ristorante che Alice Lai, ad appena 20 anni, ha deciso di aprire nel suo paese, Gerfalco, in provincia di Grosseto, abitato da meno di 60 anime.

La storia e il locale

“Deciso” è la parola giusta. Avrebbe potuto scegliere qualsiasi altro posto, «sarebbe stato anche più facile», ammette», ma ha voluto valorizzare il luogo dove è nata, che da sabato 21 dicembre – giorno dell’inaugurazione – sarà incorniciato dalla finestra che s’affaccia dalla sala da pranzo del nuovo locale in via Barlettai 37. Qui, tra i tavoli pronti ad accogliere i clienti, c’è anche un ampio camino. «È già acceso e funziona: pensavamo di fare carne alla brace se ci sono gruppi per evitare lo spreco», dice Lai con l’emozione di chi si appresta a iniziare un’importante avventura. È felice, certo, ma al contempo per arrivare al traguardo dell’apertura del suo locale ha dovuto fare tutto da sola.

Aiuti? Zero

«Non abbiamo avuto da alcun ente – Comune, Regione o Stato – un sostegno economico, abbiamo messo tutto di tasca nostra, con i soldi guadagnati dall’azienda agricola. Questo perché – spiega – non siamo riusciti a intercettare - guidati dal commercialista – alcun bando per un sostegno. C’erano sempre dei paletti: o dovevi avere l’attività da dieci anni, o i tempi erano troppo lunghi o una serie di altre limitazioni che alla fine non ci hanno consentito di accedere ad alcun aiuto. Però dare incentivi per aprire in paesini come Gerfalco è fondamentale: si va incontro – avverte – a un sempre maggiore spopolamento. I ragazzi giovani spesso non vogliono rimanere, non hanno aspettative e spesso non riescono ad avviare un’attività. Invece farli restare sarebbe importante per il paese». Per lei l’investimento è stato importante tra macchinari e il rifacimento di tutti gli impianti.

Nuova vita

E così è stata data una nuova vita a un posto prima abbandonato. «La struttura – spiega Lai – era degli anni Sessanta-Settanta. C’erano ancora le mattonelline di una volta: abbiamo cambiato tutto, anche la disposizione dei locali interni». Sopra ci sono anche le camere, «ma puntiamo ad aprirle in primavera, per ora facciamo solo ristorante». Sabato 21 dicembre l’inaugurazione parte dalle 15,30. «È aperta a tutti: ci saranno – spiega Lai – assaggi con prodotti toscani e anche sardi, tra cui il dolce tipico, le seadas». Il locale sarà aperto tutti i giorni, tranne il lunedì. «Sarebbe stato più semplice aprire da un’altra parte – ammette Lai –, in molti non conoscono Gerfalco, che pure è un posto bellissimo. Secondo me c’è bisogno invece di diffondere questi posti, tanto belli quanto lasciati un po’ andare. Ma ci dovrebbero essere aiuti concreti per fare restare le persone».


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