Il Tirreno

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La storia

«Gettato dall’auto», Michi salvato da una coppia di Grosseto in vacanza in Sicilia

di Maurizio Ceccarelli

	Stefano e Clarissa con Michi
Stefano e Clarissa con Michi

Stefano e Clarissa hanno assistito alla terribile scena: «Lo abbiamo subito preso con noi. Dopo le cure si è ripreso e ora vive a casa nostra»

30 agosto 2024
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GROSSETO. Oltre mille chilometri per trovare una nuova casa e tanto amore. E la storia di Michi, un cucciolo meticcio che nella notte fra l’11 e il 12 agosto scorsi è stato abbandonato in strada vicino a Calamonaci, un piccolo comune in provincia di Agrigento in Sicilia.

Gesto d’amore

La fortuna ha voluto che pochi istanti dopo quel gesto deplorevole si trovavano a passare da li Stefano Frigillitto e Clarissa Clemente, che risiedono a Scarlino ma si trovavano in Sicilia a trascorrere alcuni giorni di vacanza. L’hanno preso, l’hanno salvato, l’hanno portato con loro, a casa, quella che è diventata anche la casa del cucciolo.

Il racconto

«Erano circa le 4 del mattino quando io e la mia compagna tornavamo da Calamonaci per la festa di San Vincenzo, una festa di paese dove sfilano San Michele e San Giovanni e si conclude come da tradizione con i fuochi d’artificio – racconta Stefano –. Finita la festa mentre tornavamo a casa abbiamo visto da lontano un auto fermarsi e gettare qualcosa in mezzo di strada. Arrivati pochi metri più avanti c’erano delle macchine ferme, la mia ragazza mi ha fatto notare che c’era un cucciolo in mezzo alla strada, ho accostato, lei è scesa andando di corsa verso il cane, lo ha chiamato e il cagnolino impaurito invece di fuggire le è andato incontro. Un po’ frastornati, lo abbiamo caricato sulla nostra auto e lo abbiamo portato a casa; gli abbiamo dato subito da mangiare e da bere cercando di capire quali fossero le sue condizioni di salute e ci siamo messi subito a cercare un veterinario». Sono bastati pochi minuti a Clarissa e Stefano per capire che quel cucciolo non sarebbe rimasto lì a lungo e che a breve avrebbe preso insieme a loro la strada verso Scarlino, la sua nuova casa.

La decisione

«Abbiamo deciso in pochissimi minuti – aggiungono – la decisione era stata presa; il cucciolo sarebbe tornato a casa con noi. La mattina dopo ci siamo recati a Sciacca dove lo abbiamo fatto visitare da una veterinaria che si è dimostrata gentilissima e di un’umanità incredibile. Abbiamo poi deciso di chiamarlo Michi in onore di San Michele e del nonno di Clarissa che si chiamava appunto Michele». I tre giorni successivi Clarissa e Stefano li hanno passati fra analisi, cure e il micro chip che la veterinaria si è intestata per il tempo che i due avrebbero ancora passato in Sicilia prima del loro ritorno in Toscana.

Forza e coccole

Dieci giorni e Michi è guarito completamente ed oggi è in ottima forma, ha ripreso peso passando da due a tre chili, segno che le cure hanno dato i risultati sperati. «Ora è con noi, sta bene e presto farà il vaccino – spiegano i due –. Dal momento in cui abbiamo trovato il cane la nostra vacanza ha preso un altro indirizzo, ovvero quello di goderci ogni momento con Michi invece che girare l’isola come ci eravamo promessi all’inizio. Sono stati giorni bellissimi e intensi è stato bello condividere ogni momento con il nostro cucciolotto e portarlo sempre con noi. Siamo stati fortunati a trovare Michi, soprattutto perché nel tratto di strada dove è stato abbandonato le auto sfrecciano ad alte velocità e c’era il rischio concreto che potesse essere investito. Adesso siamo a casa – concludono i due ragazzi – e ci godiamo un canino adorabile, giocherellone che ci fa stare bene». Una storia a lieto fine quella del cucciolo Michi, che adesso grazie a Stefano e Clarissa avrà una casa dove vivere, ma soprattutto un ambiente dove verrà accudito con amore e rispetto, cose che evidentemente prima di quella terribile notte non aveva ancora conosciuto. 

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