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Grosseto, l’allarme per l’inquinamento al fosso Beveraggio: «Scarica tutto in mare»

Fotogrammi del filmato girato dal Forum ambientalista in occasione del temporale di domenica
Fotogrammi del filmato girato dal Forum ambientalista in occasione del temporale di domenica

Il Forum di Roberto Barocci: «Secondo i nostri calcoli finisce tutto in mare»

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GROSSETO. Sotto la pioggia dei giorni scorsi (18 e 19) gli attivisti del Forum ambientalista di Roberto Barocci sono tornati sulle sponde del fosso Beveraggio, dove «per due volte il sistema fognario della città ha scaricato grandi quantità di acque nere non trattate, che anche recentemente l’Asl ha formalmente definito “pericolose per la salute pubblica”».

Il 19, in particolare, il Forum ha filmato e misurato la velocità di deflusso delle acque nel loro percorso verso Marina di Grosseto; in tre diversi tratti «poiché i tecnici chiamati nel luglio 2023 dal Comune a relazionare alla commissione ambiente hanno sostenuto che quelle acque non possono arrivare al mare, perché il fosso Beveraggio sarebbe in contropendenza e la vegetazione ripariale consentirebbe di depurarle», ricordano gli attivisti.

In commissione non venne riconosciuto alcun rapporto causa-effetto tra le condizioni di “salute” del fosso e quelle dello specchio d’acqua di Marina.

Le misurazioni
Grazie alle misurazioni, il Forum ha constatato che nel tratto iniziale del Beveraggio e del Barbanella (in cui il Beveraggio confluisce), poco superiore ai 2,6 chilometri, la velocità media è stata di 2 minuti e 42 secondi ogni 100 metri: 0,6 metri al secondo. «Pertanto in 1,2 ore le acque luride, come i filmati confermano, arrivano nel canale San Rocco, che dopo altri 4,3 chilometri, all’altezza di Principina Terra, le scarica sull’emissario e da lì al mare», ritengono tuttavia gli ambientalisti, evidenziando che le sponde e l’alveo del canale San Rocco sono in cemento e con una sezione costante, per cui – sostengono – da questo punto al mare la fitodepurazione prodotta dalla vegetazione sulle sponde andrebbe a operare «molto marginalmente».

Il Forum riprende in mano i dati dell’ultimo rapporto Arpat: «In partenza, sul fosso Beveraggio, la concentrazione di batteri fecali è stata di 400 volte oltre i limiti di legge per la balneabilità». Sul canale San Rocco, poi, la velocità media, calcolata analiticamente, è risultata di 0,25 metri al secondo: «Pertanto al tempo registrato sul primo tratto si sommano altre 4,77 ore del tratto del canale San Rocco fino all’emissario, anch’esso lastricato, che arriva a mare dopo altri 6,5 chilometri».

Secondo i calcoli degli ambientalisti, quando anche nell’emissario la velocità si riducesse a un terzo o un quarto della precedente sarebbe dunque «dimostrato» che le acque del Beveraggio arrivano al mare. Pur ammettendo una diluizione di tali acque, che in occasioni di piogge molto estese su tutta la piana grossetana può dimezzare di alcune volte la concentrazione di partenza, il Forum ritiene che i «tecnici competenti dovrebbero suggerire agli amministratori verifiche più approfondite sulle acque che arrivano al mare in occasione – denuncia – dei continui e affatto eccezionali sversamenti dello scaricatore di piena sul Beveraggio della rete fognaria di Grosseto».

Gli ambientalisti concludono riportando le richieste che, un anno fa, le associazioni di tutela ambientale del territorio avevano formalmente avanzato all’amministrazione comunale; alle quali «non è ancora stata data risposta».

Abbiamo chiesto al Comune un commento: dal municipio fanno sapere che l’amministrazione non intende replicare.

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