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Grosseto, così rinasce il grand hotel Bastiani: il regalo di compleanno di Alberto Mencarelli

di Matteo Scardigli
Grosseto, così rinasce il grand hotel Bastiani: il regalo di compleanno di Alberto Mencarelli

L’albergo torna in attività dopo lo stop Covid e diventa un “bed&breakfast di lusso” hi-tech

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GROSSETO. “Retrofitting a chilometro zero”. Retrofitting come per le imbarcazioni da diporto: si prende uno scafo d’altri tempi e lo si arricchisce con tecnologie allo stato dell’arte e rifiniture tutte nuove. Chilometro zero come il sapore di casa propria.

La rinascita del grand hotel Bastiani, che in piazza Gioberti – in pienissimo centro storico, a due passi da porta Corsica – ha fatto ben poca mostra di sé dagli anni della pandemia, quando è stato chiuso (aveva sospeso le attività, tecnicamente) ha molto in comune con quella del suo nuovo patron: Alberto Mencarelli, che l’albergo – per una curiosa coincidenza – se lo è “regalato” per il trentesimo compleanno. «In realtà le trattative con il gruppo Carattere Toscano erano in piedi da mesi, ma alla fine sì: i tempi hanno coinciso», conferma il giovane imprenditore, che incontriamo insieme al fratello Iacopo nel secondo giorno di lavori nel palazzo: ci sono da sistemare ascensori e impianti, ma c’è anche da implementare l’aspetto dell’accessibilità.

Figlio di Luca Mencarelli, titolare dell’omonima farmacia, dopo aver studiato economia a Milano Alberto e aver conseguito un master in finanza a Londra, ha lavorato nel campo dei fondi di investimento. La nascita dei due figli lo ha poi contagiato con un po’ di nostalgia di casa, e il fatto che lo zio abbia un hotel ad Arezzo ha fatto il resto: «Lo abbiamo gestito insieme, e insieme abbiamo acquistato un’altra struttura a Poggibonsi».

Quello della Maremma ormai lì a due passi, però, era un richiamo irresistibile. In verità, il Bastiani non era neanche la sua “prima scelta”: «L’idea iniziale era quella di continuare con gli investimenti; immobiliari, nel caso specifico: l’operazione che doveva portare Amazon in città, insieme a un centinaio di posti di lavoro, era mia: Poi loro si sono tirati indietro».

Quindi il Bastiani. «Quando sono tornato a casa è stato come respirare di nuovo, ho imparato ad apprezzare ancor meglio le bellezze locali. E il Bastiani fra queste», racconta Mencarelli, stupito per il fatto che «a un certo punto è stato come se tutto fosse stato predisposto per questa opportunità».

Le reminiscenze della City hanno fatto il resto: «Sarà un “bed&breakfast di lusso” con tutti i comfort, ma per il resto abbiamo scelto di non modificare quasi nulla rispetto all’impostazione classica. Unica eccezione sarà l’accesso alla struttura, che vogliamo rendere indipendente da una persona che stia lì giorno e notte: tutto sarà gestito tramite applicazione o messaggino, così come il prezzo delle singole camere verrà calcolato da un algoritmo», conferma ancora.

Completato il retrofitting è tempo dell’aspetto del chilometro zero. «La squadra che gestirà l’hotel è composta da sette persone, tutte del luogo. Io sono quello che alza la media dell’età più di tutti, eccezion fatta per la direttrice e amica di famiglia Lorena Parisotto: la “fuori quota”, come si direbbe in gergo calcistico», spiega Mencarelli, che ancora aggiunge: «Ma del luogo sono anche le cooperative con le quali abbiamo già preso accordi e per il resto della forza lavoro e la cooperativa che curerà le pulizie. E sempre maremmana (di Campagnatico, ndr) è la Soddu, la lavanderia industriale».

Insomma: il conto alla rovescia per il nuovo Bastiani è cominciato; con la benedizione di Carattere Toscano: «Siamo certi che, grazie all’intraprendenza del giovanissimo Alberto Mancarelli e alla sua profonda conoscenza del tessuto maremmano, questa storica struttura sarà nuovamente valorizzata e si distinguerà per la qualità del servizio, che l’ha contraddistinta negli anni. Siamo lieti sia una famiglia a subentrare dato che anche Carattere Toscano è un gruppo la cui forza risiede nella conduzione familiare». 

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