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Orbetello, il sindaco: «Pronti a querelare chi ci offende». È bufera sulla delibera di giunta

di Ivana Agostini
Orbetello, il sindaco: «Pronti a querelare chi ci offende». È bufera sulla delibera di giunta

Andrea Casamenti: «Basta denigrare. Le persone dovranno fare molta attenzione»

09 febbraio 2024
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ORBETELLO. È bufera a Orbetello su una delibera di giunta approvata mercoledì, pubblicata subito dopo dal sindaco Andrea Casamenti sul suo profilo Facebook, e nella quale è spiegato che l’amministrazione agirà a tutela della reputazione e dell’immagine degli amministratori comunali nell’esercizio delle loro funzioni a fronte di qualsiasi atto lesivo e diffamatorio divulgato a mezzo stampa, social media, social network e comunque via web. L’opposizione consiliare non ci sta e parla di «avvertimento per i cittadini». I Giovani Dem parlano di «atto intimidatorio».

Il sindaco Casamenti

Il Tirreno ha chiesto al sindaco il perché della delibera. Andrea Casamenti: «È tutto molto semplice – risponde – Chi eserciterà il suo diritto di critica non avrà nulla da temere. Chi, com’è successo ultimamente, andrà oltre la critica sfociando nella diffamazione sarà denunciato senza nessun tipo di preavviso. Chiaramente la denuncia sarà personale se l’offesa verrà fatta alla persona singola. Se invece l’offesa sarà fatta all’amministratore nell’esercizio delle sue funzioni, sarà fatta dal Comune perché si tutela l’immagine dell’ente e sarà chiesto il risarcimento del danno. La delibera è fatta perché ci sarà un cambio di passo secco: non saranno più tollerati atteggiamenti che sfociano nella diffamazione. È stata approvata per correttezza e trasparenza: è un’informazione a chi era abituato a questo tipo di comportamento. D’ora in avanti funzionerà così. Le persone dovranno fare molta attenzione e quando scriveranno non dovranno farsi prendere dalla penna. Potranno rimanere nell’ambito della critica, anche pesante, non più sfociando in scritti offensivi, denigratori, diffamatori e con notizie false. Questo non sarà più tollerato dalla nostra amministrazione. Non ci sarà nessun preavviso: quando vedremo che c’è un atteggiamento diffamatorio non avviseremo ma la persona si vedrà recapitare a casa la denuncia con richiesta del risarcimento danno economico che andrà a favore dell’ente. Sono soddisfatto che il messaggio sia passato forte e chiaro. Nessuno così potrà dire “io non sapevo”, “non avevo capito”. Ora che abbiamo avvisato possiamo pensare alle opere pubbliche che stiamo realizzando».

Porta (Giovani Dem)

Interviene Matteo Porta. «Come Giovani Democratici di Orbetello siamo molto preoccupati della delibera di giunta sulla “tutela della reputazione e dell’immagine degli amministratori comunali”. Ci si interroga sulla sua effettiva utilità, essendo già presenti nel nostro ordinamento giuridico norme volte da un lato alla tutela del diritto di pensiero ed espressione (articolo 21 Costituzione) e dall’altro a tutela dell’immagine e dell’onorabilità di chiunque, non certo solo degli amministratori locali. Si chiede a cosa sia servito ribadire un diritto già esistente in una delibera che appare così intimidatoria nei confronti dei liberi cittadini che, in ossequio alla nostra Costituzione e a tutte le norme che ne derivano, non debbono sentirsi privati del loro diritto di esprimersi e manifestare anche contro l’amministrazione. Sorge poi il dubbio che questa delibera possa servire a tutelare con azioni civili e penali il singolo amministratore che arbitrariamente ravvisi estremi di reato e agisca in giudizio facendo sostenere le spese legali a tutta la comunità, agendo quindi non in proprio nome e per proprio conto ma per nome e per conto del Comune di Orbetello; affinché non si creino confusioni e fraintendimenti – e a tutela della stessa amministrazione – si chiede un’immediata chiarificazione. Ci chiediamo ancora il perché questa delibera sia arrivata proprio ora e quali siano o siano state le circostanze che la giustificherebbero. Forse un terzo mandato in arrivo – chiede Porta – e la paura di perdere le elezioni? È per questo che la gente non dovrebbe far troppo rumore? Questa sarebbe la dimostrazione più evidente della debolezza di questa amministrazione arrivata ai minimi storici in punto di credibilità e di consensi. Riteniamo normale e prevedibile, in un’epoca in cui la politica viene fatta più sui social, che i cittadini si indignino e facciano esternazioni anche colorite con “post” talvolta anche duri. Del resto è lo stesso sindaco che – in modo irrispettoso – ha più volte deriso e provocato pubblicamene cittadini ed ex amministratori che gli sottoponevano legittime questioni sull’amministrazione. Cosa si aspettava? Auspichiamo che l’amministrazione faccia presto un passo indietro e non persegua nell’intento o che lo chiarisca, per poi passare celermente a occuparsi delle vere priorità per Orbetello».

Alternativa Orbetello

Alternativa Orbetello parla di «un vero e proprio capolavoro: il sindaco Casamenti e i suoi assessori sono riusciti nell’impresa di approvare una delibera tanto inutile quanto grave. Un atto che al primo impatto può apparire minaccioso ma che in realtà mostra invece la grande debolezza di questa giunta. La delibera più inutile della storia in quanto diffamare è già un reato: sembra un avvertimento per i cittadini e imprenditori. La destra prova a mostrare i muscoli, ma in realtà dimostra grande paura e debolezza. Come al solito non accetta critiche, fa dei social la sua perpetua tribuna politica ma di fronte al rischio di critiche e confronto preferisce mettersi al sicuro sventolando la possibilità di portare qualcuno in tribunale. Fin qui niente di nuovo se tutto ciò avvenisse sotto la loro responsabilità personale e, soprattutto, con i loro soldi ma novità di questa delibera è la confusione secondo cui dovrà essere il Comune (e quindi tutti i cittadini) attraverso il Settore Segretaria Generale a dare attuazione alla delibera e quindi a intraprendere le azioni legali contro chi oserà affermare qualcosa di poco carino nei confronti degli amministratori, ma al tempo stesso non si appone parere del dirigente del bilancio perché la delibera non comporta onere per il bilancio comunale. Come se il compenso del Settore Segreteria generale dell’ente non fosse una voce di bilancio comunale. Oltre a restare poco chiaro chi paga l’eventuale causa, nulla è specificato in caso di risarcimento danno dovuto dagli amministratori», chiude Alternativa. 

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