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Follonica, addio a don Paolo Pasolini musicista che si fece prete

Follonica, addio a don Paolo Pasolini musicista che si fece prete

Aveva 72 anni, era stato tastierista dei “Bisonti”

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FOLLONICA. Sono fissati per stamani alle 9 nella chiesa della Misericordia di Piombino i funerali di don Paolo Pasolini. Parroco per cinque anni alla parrocchia della Madonna di Montenero ai Diaccioni, prima ancora prete della parrocchia di San Carlo a San Vincenzo e a Follonica, è scomparso all’età di 72 anni all’ospedale di Piombino dove era ricoverato in seguito a una lunga malattia.

Paolo Pasolini, amato da tutti i fedeli con cui aveva avuto a che fare nei suoi molti anni di sacerdozio, era un personaggio eclettico e dalle mille sfaccettature. A partire dal fatto che, grande appassionato di musica nonché musicista e compositore particolarmente abile, in gioventù era stato il primo tastierista del gruppo “I Bisonti”, uno dei nomi di spicco della musica beat che spopolò in Italia a cavallo tra gli anni ’60 e ’70.

Nato a Rimini l’8 maggio 1951, a 16 anni decise di trasferirsi a Milano proprio al seguito dei “Bisonti” con i quali rimase stabilmente fino al 1970 per poi lasciare il gruppo e tornare a Rimini dove fondò a sua volta una band, deciso a dedicare la sua vita alla musica. Fu in quegli anni che visse con partecipazione anche la vita politica della sua città e, sempre in ambito musicale, collaborò anche con reti televisive nazionali come compositore e documentarista. Nel 1978 però la sua vita ebbe una svolta: abbandonata l’attività musicale e discografica, si dedicò allo studio della filosofia e della teologia. Fino a ricevere l’ordinazione diaconale nel 1989 e, l’anno successivo, ad essere ordinato sacerdote.

Parroco alla periferia di Roma per due anni e mezzo, si trasferì poi a Spoleto e, da lì, alla diocesi suburbicaria di Sabina Poggio Mirteto. Prima di iniziare il suo percorso in Toscana, tra cui Follonica. Uomo di grande cultura filosofica e religiosa, ha insegnato teologia in passato in vari istituti del Lazio e ancora teneva corsi a Piombino e Grosseto. Senza mai trascurare la sua altra grande passione, la musica appunto, un amore che mai in lui si era sopito nonostante l’attività di sacerdote portata avanti con grande impegno e coraggio. Tanto che a Follonica, a esempio, è stato anche maestro della corale locale. Le sue condizioni di salute avevano iniziato a peggiorare ormai da alcuni anni fino a portarlo all’ultimo ricovero all’ospedale di Piombino.  

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