Mulino simbolo di Orbetello sfregiato dal maltempo, una pala recuperata in laguna
Un volontario la “riacciuffa” in acqua grazie alla disponibilità dei Pescatori «Dovevamo agire: è un simbolo». Il Comune: «Riqualificheremo il manufatto»
ORBETELLO. È stata recuperata una delle due pale del Molino spagnolo sfregiato dal maltempo dei giorni scorsi. La pala era stata fatta cadere dal vento e si era adagiata sulle scalette del Molino.
Il recupero è stato effettuato da un volontario orbetellano, Fabio Lubrano, aiutato dai Pescatori di Orbetello.
«Mi è sembrato doveroso agire – dice Lubrano – perché parliamo del simbolo di Orbetello. Il recupero è stato possibile grazie ai Pescatori che hanno messo a disposizione il barchino per il recupero, e in particolare a Giancarlino Lombardi. Abbiamo recuperato solo una delle due pale staccate dal vento. Abbiamo cercato l’altra percorrendo quasi tutta la sponda delle mura di Ponente, del fossone, l’isolotto fino a Macchia grossa ma non l’abbiamo trovata. Il legno è comunque marcio e mal ridotto. Anche il Molino versa in condizioni preoccupanti».
Anche l’amministrazione comunale e in modo particolare il consigliere delegato ai lavori pubblici, Roberto Berardi, si era già mosso per disporre il recupero delle pale.
L’ente lagunare ha in mente per il Molino una riqualificazione straordinaria che va oltre il rimettere nella loro sede le pale. «Abbiamo intenzione, già da tempo – commenta il delegato Berardi – di riqualificare tutto il Molino per preservarlo dal degrado e per renderlo anche fruibile dai cittadini. L’idea è quella di far diventare il Molino un luogo dove celebrare i matrimoni civili. Per quanto riguarda le pale, valuteremo il loro stato e poi provvederemo alla sistemazione. È il nostro simbolo e vogliamo sistemarlo come si deve».
Nelle scorse settimane Donatella Guerriero, nipote di Gino Consani morto nel 1964 e che aveva donato il Molino alla cittadinanza, aveva chiesto che in onore di suo nonno, vicino quel simbolo conosciuto in tutto il mondo, venisse realizzata una piccola area verde con una stele in suo ricordo.
Al Molino tutti gli orbetellani sono legati. Il danno causato dal vento ha risvegliato la politica. Interviene il segretario dei Giovani democratici di Orbetello, Matteo Porta. «Apprendiamo con dispiacere la notizia della rottura delle pale del nostro antico mulino spagnolo – dice – L’emblema della laguna di Orbetello, il simbolo storico della nostra cittadina, versa ormai – come larga parte del nostro comune – in una tale situazione di degrado e abbandono che non è più possibile stupirsi di fronte a questi accadimenti. Lo stupore, la meraviglia, la sorpresa hanno da tempo lasciato spazio a quella che potremmo definire una vera e propria indignazione. Riteniamo che non sia più sostenibile correre ai ripari solo dopo un fatto. Manca totalmente una visione di futuro, una progettualità, un’idea di cosa saremo o vorremo essere fra dieci o vent’anni». Porta, a dimostrazione di questo atteggiamento che imputa all’amministrazione, fa altri esempi: la situazione della laguna di Orbetello, con la moria, i ragni e i moscerini, lo stato dell’ex Idroscalo che «è ridotto a un brullo parcheggio. Viene da chiedersi cosa ne sarà in futuro del nostro patrimonio artistico e culturale continuando ad amministrare con tale negligenza e noncuranza. E, volendo strappare un sorriso amaro, occorre anche domandarsi dove andrebbero marchi importanti quali Ferrero con la sua Nutella (il Molino è apparso sulle etichette della nota crema spalmabile) o Ferrari con le sue automobili a girare spot pubblicitari».
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