La Disperata fa festa sul campo di calcio: 50 anni fa la prima partita ufficiale
La storia di una comunità in foto, tabellini, articoli e statistiche raccolti e preziosamente conservati dall’ex bomber Mirello Rapezzi
Topi, Bracali (Ascoli), Campinoti, Niccolini, Neri G., Rapezzi, Cornacchini (Senni), Neri L., Pruneti, Pinzaferri, Frosi. Forse in pochi la mandavano a memoria, forse in pochi la ricordano: ma questa è la formazione della Disperata Scarlino che scese in campo per la sua prima amichevole, 2-2 in casa contro il Paganico, reti di Niccolini e Luca Neri.
Esattamente cinquanta anni fa, la data ufficiale è 11 febbraio 1970. Da mezzo secolo, praticamente ininterrottamente a vari livelli, la Disperata calca i campi di tutta la provincia. Con lo stesso spirito - quello di volersi divertire giocando a calcio, autofinanziandosi – con lo stesso impegno e anche con uno sguardo rivolto al sociale e alle realtà del paese – pur essendo una compagine amatoriale – e tutti si mettono al lavoro per la Sagra del tortello. Anzi, proprio stasera, sul campo amico, la squadra è in campo per la seconda giornata di ritorno del campionato di calcio a 11 Elite nord di Uisp, derbissimo contro il Bagno di Gavorrano.
Un’avventura cominciata per gioco, appunto. «Negli anni Sessanta – ricorda Mirello Rapezzi, uno di quelli della prima ora – il calcio dalle nostre parti era ad alto livello. C’erano tanti ragazzi che volevano giocare ma non trovavano una squadra: per questo erano “disperati”, questo è il significato del nome». Rapezzi, che con quella maglia ha totalizzato ben 667 presenze e 199 gol (top scorer di questo arco di tempo), si era preso la briga di raccogliere in un album le imprese sue e degli arancioneri (anche se il colore delle maglie è cambiato negli anni) nei primi venticinque anni. Tutta la storia degli inizi: tabellini, date, fotografie, articoli, statistiche, palmares. Un lavoro certosino, preziosissimo. La storia di una comunità in un raccoglitore: successi e sconfitte, primi posti e semplici partecipazioni, coppe disciplina e record. La memoria di un tempo che appare lontanissimo. Tra questi fogli scorrono i ricordi di manifestazioni un tempo celebri anche al di fuori dei confini della zona nord.
Partita dopo partita, stagione dopo stagione. Con le foto che dal bianconero passano al colore. Il primo successo, quello memorabile, è del 1975, il trionfo al Torneo di Boccheggiano. Un posto d’onore merita anche la prima vittoria del campionato provinciale Uisp 1980-81 (dopo lo spareggio con l’Arci Massa), cui si aggiunse la coppa disciplina, il tesserato più corretto (Mario Galdi), il titolo di capocannoniere (Claudio Venturi): all’epoca la squadra aveva disputato più di 500 partite e nelle sue file avevano militato ben 150 giocatori, con 1.263 reti, recita un articolo di giornale che ricordava anche il record di imbattibilità interna, che durava da tre anni, come anche il record del portiere Giuliano Topi, che aveva mantenuto la porta inviolata per 1.022 minuti.
E negli ultimi trenta anni? Andrea Radi ricorda di aver segnato più o meno 800 gol e 500 circa sono quelli di Cristiano Marzocchi; vinti 6 campionati, 10 coppe Uisp, 20 coppe cannonieri, un secondo posto alla finale regionale. E la storia, c’è da giurarci, continua... —
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