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Arte su tre ruote: a Carnevale l'Ape sfila a Pitigliano

Paolo Mastracca
Arte su tre ruote: a Carnevale l'Ape sfila a Pitigliano

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PITIGLIANO. Se clicchi sul sito della Piaggio e navighi all'interno dell'area riservata ai veicoli commerciali potrai leggere che «l'Ape è un'icona tra i mezzi di trasporto». Uno slogan efficace che però non rende completamente merito a questo veicolo a tre ruote. Se è vero che tra i veicoli commerciali è un icona, a Pitigliano, lo è ancora di più.

I ragazzi dai 14 anni in sù, infatti, lo preferiscono di gran lunga a moto e scooter. Un fascino e un successo tali che hanno convinto Comune e Pro Loco a dedicare agli Apetto il carnevale in programma a febbraio. L'idea è venuta all'assessore alla cultura di Pitigliano Diva Bianchini: «Può sembrare un'idea bizzarra, ma era un mio pallino e sono felice che la proposta sia stata accettata. I carri allegorici sono qualcosa di scontato per il carnevale, e poi se non hai le giuste risorse economiche e logistiche per realizzarli il rischio è quello di proporre uno spettacolo sciatto.

Con questa scelta pensiamo di centrare lo scopo primario del carnevale che è quello di far divertire, e poi diamo risalto alle nostre abitudini ed alla nostra cultura». A Pitigliano l'Ape non è soltanto un mezzo di trasporto e di lavoro, «è soprattutto - prosegue l'assessore - il desiderio dei ragazzi che al compimento del quattordicesimo anno di età lo chiedono in regalo ai genitori. Pertanto l'Ape avrà il ruolo di elemento fondamentale nel gruppo carnevalesco». Sono in tanti a Pitigliano che addobbano l'Ape con optional di avanguardia, quello che va per la maggiore è lo stereo che lo rende quasi un prototipo fantascientifico. Inoltre c'è chi attraverso l'Ape riesce a dare sfogo a tutta la propria fantasia, alcuni sfoggiano colori sgargianti, altri lo dipingono a strisce verticali come se fosse la maglia di una squadra di calcio, e c'è anche chi preferisce mantenere l'Ape in versione classica. Un modo come un altro per esprimere la propria personalità. Per tornare all'idea di realizzare il carnevale degli apetti l'assessore Diva Bianchini spiega: «Abbiamo stabilito che era opportuno che alla sfilata partecipassero gruppi organizzati ed abbiamo deciso di dare un tema unico ai partecipanti, scegliendo come filo conduttore il cinema. Un argomento che permette di sviluppare varie soluzioni, penso soltanto ai film di Walt Disney per ipotizzare quanto svariate e suggestive possano essere le soluzioni per rendere brillanti, piacevoli e soprattutto simpatici gli apetti. Peraltro sembra che l'entusiasmo stia coinvolgendo un po' tutti, giovani e meno giovani, e confidiamo di poter raggiungere il numero di quindici gruppi partecipanti».

L'assessore Diva Bianchini ha anche un altro desiderio: «Questo carnevale unico nel suo genere potrebbe richiamare un buon numero di persone nella nostra cittadina, stiamo studiando il modo migliore per offrire una proposta appetibile a chi prenderà spunto da questa iniziativa per fermarsi nel nostro territorio». Quindi l'Ape diventa protagonista a tutti gli effetti, e qualcuno scherzando ma non troppo dice che si tratta dell'evoluzione della specie. Fino agli anni Sessanta a Pitigliano praticamente ogni famiglia possedeva il somaro. Ancora oggi sono ben visibili nelle vie cave le tracce lasciate dagli zoccoli dell'asino ogni giorno, percorrendo sempre lo stesso percorso, hanno consumato il tufo lasciando in eredità il ricordo del loro passaggio. Negli anni Settanta il boom dell'industria meccanica ha mandato in pensione gli asini favorendo l'espandersi dell'Ape che anche nel terzo millennio non conosce la crisi, anzi è più che mai l'oggetto del desiderio delle nuove generazioni. I ragazzi pitiglianesi spiegano che nel periodo invernale «tira spesso un forte vento di tramontana», senza dimenticare la pioggia. Elementi climatici che rendono complicato l'uso della moto per gli under 18 che non possono ancora guidare l'auto.

Quindi l'Ape diventa la soluzione ideale, ha una cabina che ti ripara dal vento e dalla pioggia, puoi ascoltare musica dallo stereo di ultima generazione installato, e puoi anche provare l'approccio con la ragazza che ti piace, magari a lei fa più effetto salire sull'Ape invece della banalità rappresentata dalla sella di una moto. Ormai a Pitigliano qualcuno ipotizza come tra qualche decennio in Piazza della Repubblica accanto al monumento dedicato al villano sarà collocato il monumento all'Ape, simbolo delle generazioni pitiglianesi che hanno vissuto nell'era successiva agli asini. Magari la Piaggio potrebbe sponsorizzare il monumento, visto l'ottimo ritorno di immagine che ne ricava. Ma questa è un'altra storia, adesso c'è da godersi il carnevaletto degli apetti che, siamo sicuri, promette di incuriosire più dei carri allegorici di Viareggio.

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