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La Fiorentina vola a Cagliari per sfatare il tabù delle “piccole”

Rolando Mandragora
Rolando Mandragora

Contro le squadre di fascia medio-bassa arrivano le difficoltà più grandi per la squadra allenata da mister Palladino

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FIRENZE. La Fiorentina domenica 20 aprile volerà in terra sarda. Dopo l’ultimo allenamento in Toscana di sabato mattina e il pranzo al Viola Park la squadra farà rotta verso Cagliari: a bordo dell’aereo ci saranno due ospiti d’eccezione, il presidente Rocco Commisso e sua moglie Catherine, che hanno deciso di seguire da vicino la spedizione della Viola all’indomani del passaggio di turno in Conference League.

Ma è presto per parlare della semifinale contro il Betis (la semifinale di andata si giocherà a Siviglia giovedì 1° maggio, il ritorno al “Franchi” sette giorni dopo), la concentrazione deve andare per forza in questo momento alla gara dell’Unipol Domus: si gioca domani, lunedì 21, alle ore 15. Dopo i due pareggi in campionato con Parma e Milan l’undici di Raffaele Palladino vuole tornare a gustare i tre punti, sfruttando anche l’entusiasmo per aver centrato per il terzo anno consecutivo la Final Four di Conference League. Insieme all’Inter la Viola è l’unica altra squadra italiana rimasta in ballo nelle coppe europee. Battere il Cagliari però non sarà affatto semplice.

Qui Cagliari

I locali di Davide Nicola hanno 30 punti, devono salvarsi e possono sfruttare il fattore campo per avvicinarsi ancora di più all’obiettivo. «Dovremo cercare di limitarli, senza limitare noi stessi» spiega il tecnico di Luserna San Giovanni, che per la sfida perde per squalifica a centrocampo il vicecapitano Deiola, ma ritrova in difesa Luperto, a riposo nella sfida contro l’Inter. Così davanti alla porta difesa da Caprile si dovrebbero schierare Zappa, Mina, l’ex Empoli e Obert. In mediana Makoumbou, Prati, Adopo. A completare il 4-3-1-2 sulla trequarti dietro il tandem d’attacco Luvumbo – Piccoli, bomber dei sardi con otto reti all’attivo.

E la Fiorentina? Palladino può contare nuovamente su Dodò, Zaniolo e Moreno che erano squalificati contro il Celje. Anche Ndour e Pablo Marì, esclusi dalla lista Uefa, sono arruolabili per la sfida. Qualche cambiamento quindi, anche per dosare le forze in vista degli impegni futuri, ci potrebbe essere, con l’ex Como al posto di Comuzzo, con Ranieri e Pongracic ai lati. Come esterni di centrocampo Gosens al posto di Parisi e Dodò per Folorunsho. In mezzo Mandragora e Fagioli ai lati di Cataldi, mattatore del match dell’andata. Davanti piena fiducia a Kean, con Gudmundsson a giocarsi una maglia con Beltran. Guai a sottovalutare l’avversario, anche perché in trasferta, per lo meno in campionato, la Fiore non vince dal 26 gennaio (il 2-1 contro la Lazio). Poi nelle successive gare esterne sono arrivate le sconfitte di Milano contro l’Inter, Verona, Napoli, e il pari con il Milan. E con le piccole quest’anno la fatica è davvero tanta. Ma il treno dell’Europa passa (anche) da un buon piazzamento in campionato e tornare al successo è l’unico modo per garantirsi una felice Pasquetta. Ci sarà da fare attenzione alla fisicità di Adopo, Makoumbou e Piccoli, oltre alla facilità del contropiede sardo.

Il gioco della Fiorentina dovrà passare dall’abilità di costruzione dei suoi interpreti principali (su tutti Fagioli, senza dimenticare Mandragora e Cataldi) con Kean cui verrà affidato il compito principale di cercare la profondità e… la rete. Per ragioni di sicurezza e ordine pubblico la vendita dei tagliandi è stata vietata ai residenti nella provincia di Firenze. Lo stadio sarà quindi colorato solo di rossoblù, ma al Viola Park ci sarà la possibilità di assistere alla sfida grazie all’iniziativa “Watch party”. 

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